‘Allenare alla vita’: i 10 punti per ridiventare genitori autorevoli secondo Pellai

14 giugno 2024 –

Qual è il vero compito di un genitore oggi? Aiutare i figli a essere felici e al contempo prepararli alla vita, al mondo che c’è là fuori è la vera sfida. Mantenere un equilibrio sembra sempre più difficile, tra permissivismo e autorevolezza.

Alberto Pellai, psicoterapeuta, nel suo ultimo libro “Allenare alla vita”, affronta il tema della genitorialità contemporanea attraverso dieci riflessioni.

I dieci principi per preparare i nostri figli alla vita

Si parla spesso di genitori che non dialogano o che non capiscono i figli e di figli che non rispettano l’autorità parentale come di una piaga sociale che allontana sempre di più le generazioni e crea un’emergenza educativa.

Proprio l’evolversi della società moderna ha portato a nuove sfide per i genitori e per i loro figli. La cultura digitale e dei social media in primis hanno cambiato profondamente l’ambiente educativo, spesso generando un vuoto interiore che compromette la felicità dei nostri figli. Infatti secondo numerose ricerche e dati statistici puntano il dito sul disagio giovanile, soprattutto tra gli adolescenti.

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Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva, si occupa spesso di questi temi e negli anni ha dato molti input validi a tantissimi genitori, per riaffermare i concetti di autorevolezza genitoriale, ma anche il principio dell’equilibrio educativo: come lasciare che i figli facciano le proprie esperienze, per aiutare la loro crescita.

Come allenare alla vita i nostri figli

Nel suo ultimo libro, “Allenare alla vita” Alberto Pellai critica i falsi miti educativi degli ultimi 15 anni che hanno contribuito alla fragilità dei giovani.

Egli offre una critica incisiva delle problematiche educative attuali, evidenziando come l’emergenza educativa abbia radici profonde nei cambiamenti sociali degli ultimi anni. Ecco in breve sintesi, i 10 principi che l’autore vorrebbe trasmettere ai genitori d’oggi:

  1. Recuperare l’autorevolezza adulta è fondamentale. I genitori devono essere capaci di dire “no” e di insegnare ai figli come affrontare frustrazioni e limiti. Questo li aiuta a sviluppare resilienza e autonomia.
  2. Virtuale non è reale: Pellai suggerisce di ritardare l’accesso agli smartphone fino ai 14 anni, promuovendo un uso consapevole e in accordo con altri genitori per evitare pressioni sociali.
  3. Generare alleanza educativa: È cruciale una collaborazione armoniosa tra genitori, scuole ed educatori. Evitare conflitti e interferenze assicura un ambiente di crescita sano per i ragazzi.
  4. Non è necessario essere sempre il numero uno: La cultura della competizione e della performance costante genera ansia e insicurezza. È importante insegnare ai ragazzi che il valore personale non dipende solo dai risultati.
  5. La velocità è un falso mito: Ridurre il sovraccarico di attività permette ai bambini di avere momenti di pausa e riflessione, essenziali per uno sviluppo equilibrato.
  6. Ritrovare la sensibilità: Contrastare la desensibilizzazione dovuta a contenuti violenti o sessisti, promuovendo rispetto e cura reciproca.
  7. Riempire il vuoto interiore: Offrire stimoli culturali e artistici aiuta i giovani a sviluppare una visione più ampia e riflessiva della vita.
  8. Dall’io al noi: Insegnare il valore della cooperazione e del lavoro di squadra è essenziale per contrastare l’eccessiva competizione individualistica.
  9. Non geolocalizzare i figli: Permettere ai figli di affrontare rischi controllati senza eccessiva sorveglianza favorisce l’indipendenza e l’autosufficienza.
  10. Recuperare la dimensione spirituale: Offrire strumenti per rispondere alle grandi domande della vita contrasta l’eccessivo materialismo e favorisce una crescita interiore.

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