25 Gennaio 2024 –
Un emblematico caso di maltrattamenti familiari emerge dalla provincia di Como, dove una madre è stata condannata a 1 anno e 4 mesi di reclusione per aver imposto una dieta estrema alla propria figlia sedicenne. Questa donna, che vedeva la figlia “grassa e brutta”, la costringeva a non superare i 47 chili di peso con continue pesate e umiliazioni verbali.
La vicenda rispecchia una problematica sociale più ampia e solleva questioni critiche riguardo alla percezione di sé e all’impatto di tali pressioni sulla salute fisica e mentale dei giovani, richiamando alla mente il fenomeno dell’hashtag #almondmom su Tik Tok.
Con oltre 268,7 milioni di visualizzazioni, questo trend evidenzia l’ossessione di alcune mamme per l’aspetto fisico e una dieta priva di grassi, riflettendo il rischio di trasferire alle figlie le proprie frustrazioni e un modello alimentare inadeguato, fatto di privazioni e rinunce.
Mamma condannata per la dieta della figlia: la vedeva “grassa e brutta”
Un caso di maltrattamenti familiari ha recentemente visto coinvolta una donna di 53 anni di Como, condannata a un anno e quattro mesi di reclusione per aver obbligato la figlia sedicenne a seguire una rigida dieta. La madre, accusata di maltrattamenti in famiglia, riteneva la figlia “grassa e brutta”, imponendole un regime alimentare così severo da non permetterle di superare i 47 chili di peso.
Il caso è emerso dopo che la ragazza si è confidata con una zia, che ha successivamente denunciato l’accaduto nel 2019. Secondo l’accusa, la madre avrebbe obbligato la figlia a seguire una dieta estremamente restrittiva, sottoponendola a continue pesature e umiliandola con insulti sulla sua presunta obesità.
Durante le indagini, la madre era stata temporaneamente allontanata dalla famiglia con una misura cautelare, per poi fare ritorno in casa dopo alcuni mesi. Nonostante la richiesta del pubblico ministero di una condanna a due anni di reclusione, il Tribunale di Como ha stabilito la pena a un anno e quattro mesi.
Nel corso del processo, iniziato nella primavera del 2023, la difesa ha sostenuto che la madre avesse agito per il bene della figlia, cercando di tutelarne la salute e prevenire problemi alla schiena legati al peso. Tuttavia, le accuse portate dalla famiglia della ragazza hanno evidenziato un quadro di severi maltrattamenti, tra cui privazioni alimentari e umiliazioni verbali.
Questo caso ha sollevato interrogativi significativi sul confine tra la cura e il controllo eccessivo all’interno delle dinamiche familiari, mettendo in luce la necessità di un’attenzione maggiore verso la salute mentale e fisica dei giovani.
Hashtag #almondmom: come nasce la polemica
Da qualche tempo su Tik Tok, sta impazzando l’hashtag #almondmom, cioè “mamme mandorla“. Con oltre 268,7 milioni di visualizzazioni, l’etichetta mette in evidenza l’ossessione di alcune (troppe) mamme per l’aspetto fisico, la linea e i cibi rigorosamente senza grassi.
Imponendo alle figlie un modello di alimentazione errato, caratterizzato da privazioni e rinunce, queste donne non fanno altro che proiettare sulle minori i desideri mai realizzati e le proprie frustrazioni.
L’etichetta #almondmom pare tragga spunto dal reality The Real Housewives of Beverly Hills che racconta la vita di alcune casalinghe facoltose. L’ex modella Yolanda Hadid, protagonista di ben 4 stagioni e madre di Bella e Gigi, in più di un’occasione ha consigliato alle figlie di combattere la fame masticando lentamente qualche mandorla (da qui, il termine mamme mandorla). Il comportamento della donna, ovviamente, non è passato inosservato suscitando la disapprovazione e l’indignazione del pubblico.
Anche il premio Oscar Gwyneth Paltrow sul sito Goop non ha perso l’occasione di dispensare consigli alimentari, ammettendo di evitare cibi grassi e zuccherati, mangiando perlopiù brodo, eseguendo fitte sedute di pilates e rispondendo ad eventuali carenze con integratori e vitamine. Anche in questo caso, l’attrice sui social ha ricevuto una valanga di critiche.
@dearmedia #gwynethpaltrow shares her daily wellness routine on The Art Of Being Well, listen now 🎧 #wellnessroutine #healthandwellness #healthylifestyle #routines #goop #podcastclips ♬ Aesthetic – Tollan Kim
Le “almond mom”, dunque, portano ad una visione distorta dell’alimentazione sana, promuovendo un modello che ruota attorno a restrizioni e privazioni. Sono in realtà delle donne spesso ossessionate dalla linea che lanciano dei messaggi pericolosi per le generazioni attuali e future.
Se da un lato è giusto promuovere uno stile di vita sano, e un’alimentazione equilibrata, non bisogna neanche scivolare nell’opposto: ovvero mitizzare il corpo perfetto a discapito della sanità mentale, soprattutto degli adolescenti.
Teniamo conto che in Italia, secondo un report dell’Istituto Superiore di Sanità fino a marzo del 2022, infatti, erano quasi 9.000 i pazienti presi in carico per disturbi alimentari. Si pensa però che siano molti di più i casi non emersi, con una stima di circa 3 milioni di persone.
Almond mom: la denuncia delle figlie su Tik Tok
All’hashtag #almondmom corrispondono numerosi video che riprendono dispense e frigoriferi vuoti o tutt’al più pieni di cibi ipocalorici e poveri di grassi. È questo il modo con cui tante adolescenti intendono denunciare a gran voce un comportamento lesivo per la loro libertà.
@wuellina E le penne andavano contate! Almond nonni almond zia tutti almond 🥦🍏🥒🍋 #almondmom #alimentazione #storytime #fypシ゚viral #fypage #neiperte #perteeee #sadstory ♬ Collide (more sped up) – Justine Skye
Secondo gli esperti, queste mamme trattano le proprie figlie come l’estensione di sé, proiettando spesso su di loro frustrazioni e desideri. La risposta delle giovani ragazze si è fatta sentire: sfruttano il potere dei social per opporsi a questa ossessione per il corpo perfetto, contrapponendo quindi le “almond moms” alle “food positive moms”, cioè alle mamme che hanno un rapporto più sano con il cibo.
In Italia, attualmente, un adolescente su tre manifesta abitudini alimentari disordinate. Si tratta di un dato allarmante in quanto, se non adeguatamente trattati questi comportamenti possono sfociare in un esordio del DCA (anoressia, bulimia e sindrome da alimentazione incontrollata). Il modo migliore per uscirne? Dare il giusto nome al fenomeno, parlandone se necessario con un professionista.
Promuovere uno stile di vita sano e una dieta equilibrata è molto importante. I cibi che fanno bene alla salute e alla linea, però, non sono solo yogurt magro, sedano, carote, avena e simili.
Anche grassi, carboidrati e zuccheri sono parte integrante della dieta se assunti nelle quantità giuste: pertanto un buon piatto di pasta, un trancio di pizza oppure una fettina di dolce possono essere consumati purché lo si faccia senza esagerare con le quantità.
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