I figli sono spugne di attenzioni delle mamme e dei papà.
Possono stare in silenzio per ore ma quando inizi a parlare tu è la volta buona che vogliono raccontarti tutta la loro giornata di scuola nei minimi dettagli. Abbracci tua moglie, o le dai un bacio, e subito vi sentite circondare le gambe in un abbraccio più forte a tre.
Per loro è difficile, se non impossibile, quando sono piccoli immaginare la nostra vita senza di loro. Riescono ad arrivare al periodo della gravidanza, perché hanno visto la pancia delle mamme dei loro amichetti o per l’arrivo del fratellino.
Ma per loro il tempo si divide tra quando ci sono loro e quando loro erano nella pancia della mamma. Non servono foto e racconti. Tutto si infrange nel “Ma io dov’ero?”.
Cerchi di spiegare che se prima non ci fossero stati mamma e papà, insieme, da soli, adesso non ci sarebbero loro. Che l’amore per loro sarà sempre immenso ed infinito ma che c’è anche quello tra la mamma ed il papà. Che non toglie niente, ma anzi aggiunge, a quello nei confronti dei figli.
Glielo dici e quasi te lo dici anche a te stesso. Alcune volte, quei ricordi di una vita passata insieme, servono anche a te.
Perché, è innegabile, in alcuni momenti i ritmi raggiungono velocità elevate. E come quando sei sulle montagne pensi a tenerti forti ed a guardare in avanti più che a tenere la mano e fare attenzione a chi hai accanto.
Così ti ritrovi in un vortice di lavatrici, di panni da tendere e da ritirare, di pranzi e cene da inventare, di impegni di lavoro da rispettare, di recite a cui assistere, di allenamenti e compleanni ai quali accompagnare, di compiti a casa da seguire. Comunichi attraverso dei foglietti, passati di mano, o lasciati su un tavolo. Comprare questo, ricordarsi quest’altro. Le comunicazioni a due sono ridotte all’osso. I motivi di nervosismo aumentano, le possibilità di incomprensione sono quotidiane. Ma non riguardano voi due, riguardano una quotidianità molto più complicata.
Si dice che i genitori vedranno sempre i figli, attraverso i loro occhi, quando erano bambini, anche da adulti.
Allo stesso modo, tra le occhiaie per le ore di sonno perse, i capelli ingrigiti, la fronte corrugata per nuove preoccupazioni, le ciocche di capelli spesso fuori posto, e quanto altro possa portare l’arrivo di un figlio ed il passare del tempo, amo la ragazza che vedo ancora negli occhi di tua madre.
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Edoardo Cravero
Qui ci sarebbe da dire molto……