Ha fatto in breve tempo il giro del mondo la notizia dell’ultima iniziativa che ha visto coinvolto Amsterdam, la capitale dei Paesi Bassi: un camping in città, non tanto per rilassarsi a pochi passi da casa, quanto per conoscere meglio i propri vicini.
De Buurtcamping (camping con i vicini) è stato un successo: per tre giorni, in tre parchi cittadini (a Oosterpark, Rembrandtpark e Noorderpark) ha riunito circa 700 persone.
La vita in campeggio, per sua natura, sviluppa un’intensa rete di vicinato e solidarietà: qui, tutti si sentono un po’ più uguali, più utili e vicini l’uno con gli altri.
Ognuno sperimenta le proprie abilità per la quotidianità (c’è chi è bravo con a costruire la tenda e chi a far funzionare il fornelletto elettrico) e per la collettività (qualcuno riscopre di essere un infanticabile animatore per bambini e qualcun altro il piacere di ravvivare l’atmosfera con una chitarra). E, così, ci si conosce meglio, ci si frequenta e nascono nuove amicizie e relazioni.
Un’esperimento che ad Amsterdam ha permesso di conoscere meglio persone nuove così come quelle con cui da anni si condivide lo stesso pianerottolo, salutandosi appena tutte le mattine: in ogni caso, in molti hanno riscoperto una relazione, come dire, a kilometri zero.
C’è da chiedersi non tanto se, ma quando questa iniziativa varchi i confini dei Paesi Bassi. In fin dei conti, nella società contemporanea, siamo sulla stessa barca: sempre di fretta e con poco tempo per gli altri, non ci farebbe male frenare un po’ il ritmo e dedicarci a conoscere meglio non solo il mondo, ma anche la comunità che ci circonda.
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