Sai che cosa è l’anemia gravidica? Perché è importante contrastarla? Con questo articolo potrai conoscere alcune informazioni importanti sull’anemia in gravidanza, capire come riconoscerla e combatterla.
Che cos’è l’anemia in gravidanza
La prima cosa da dire quando si parla di anemia gravidica è che si tratta di una patologia che colpisce molte donne e per questo viene anche chiamata anemia fisiologica. Il principale motivo per cui una donna in attesa può soffrirne è che, durante la gravidanza, nel corpo materno aumenta il sangue utile alla crescita del feto. Aumenta anche la necessità del ferro per il bambino, che grazie al cordone ombelicale la mamma trasmette al piccolo, così come tutti gli altri alimenti necessari per la sua crescita. Questi aumenti utili alla crescita del feto, però, possono creare uno scompenso al corpo della mamma.
Anemia gravidica: che cosa accade
Che cosa accade nel corpo della mamma in presenza di anemia in gravidanza? Con l’aumentare delle settimane di gestazione i valori del ferro possono perdere punti, diventano sballati. Si presenta il fenomeno chiamato emodiluzione. I globuli rossi presenti nel sangue diminuiscono e aumenta il plasma, una componente liquida utile per permettere di far passare il sangue necessario al bambino dalla placenta e nutrirlo in maniera sana.
Anemia gravidica: che cosa fare?
Che cosa bisogna fare per superare questo problema che seppur fisiologico può creare scompensi nella vita quotidiana della futura mamma? Prima di tutto è indispensabile rispettare tutti i controlli periodici e fare sempre gli esami del sangue prescritti dal medico, in particolare l’emocromo. L’emocromo è un esame che controlla la concentrazione di emoglobina nel sangue e consente di tenere sotto controllo la situazione durante i vari trimestri della gravidanza. Questo esame viene prescritto in tre fasi della gestazione: nelle prime settimane, intorno alla 30esima settimana e, infine, alla 34esima settimana.
Oltre ai controlli del sangue, è importante scegliere degli integratori giusti, come gli integratori a base di solfato ferroso. Spetta al ginecologo di fiducia prescriverli, dopo aver controllato gli esami del sangue. Il ginecologo consiglierà dosaggio e modalità di assunzione in base alla situazione specifica della paziente.
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