È una nuova legge dell’Arkansas e stabilisce che le donne che vogliono abortire, anche in caso di violenza sessuale, devono chiedere l’autorizzazione al padre del nascituro prima di interrompere la gravidanza.
Sembra surreale ma è proprio così. Il disegno di legge dovrebbe entrare in vigore alla fine di questo mese.
Una decisione discutibile in tema aborto
In caso di stupro, una donna dovrebbe andare alla ricerca del suo carnefice e chiedere il permesso per procedere con l’aborto. Lo stupratore, quindi, potrebbe anche non essere d’accordo e potrebbe decidere di bloccare l’iter della donna che vuole abortire.
Pare che il Final Disposition Rights Act, in vigore dal 2009, valuti un feto abortito come un vero membro della famiglia.
La situazione delle donne in Arkansas
L’American Civil Liberties Union (ACLU) ha scritto che “Ogni giorno, le donne in Arkansas e negli Stati Uniti lottano per ottenere le cure di cui hanno bisogno, perché i legislatori impongono sempre nuovi modi per chiudere le cliniche e rendere impossibile l’aborto.”
È giusto che le donne sopportino anche quest’invasione della privacy per un argomento così delicato?
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