È stata messa a punto negli Stati Uniti una micro-risonanza magnetica in grado di monitorare il cervello dei neonati venuti al mondo prematuramente. Essa potrebbe costituire una valida alternativa agli ultrasuoni che, malgrado non siano nocivi, presentano dei limiti.
Micro-risonanza magnetica: è pericolosa?
Rispetto agli ultrasuoni, la micro-risonanza magnetica restituisce un’immagine più chiara ed esaustiva del cervello del neonato e non procura danni di sorta al piccolo paziente.
Il grande vantaggio della versione micro della risonanza magnetica consiste nel fatto che non si è più costretti a trasferire il prematuro presso i sotterranei delle strutture sanitarie, dove, solitamente, sono collocati gli enormi macchinari della risonanza. Il rischio connesso al trasporto del neonato, infatti, rischia di vanificare i benefici della tecnica diagnostica.
Micro-risonanza magnetica: i modelli sperimentali
I micro-macchinari per effettuare l’esame di risonanza ai prematuri sono per ora in fase di sperimentazione presso le località di Sheffield e Boston. Fino a questo momento sono 40 i bambini su cui l’apparecchio è stato testato.
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