Siamo in prossimità della fine dell’anno e gli esami si avvicinano.
Elementari, medie, maturità, non importa quale esame debba sostenere nostro figlio, avrà comunque bisogno del nostro supporto.
In quest’articolo vediamo qualche consiglio pratico per gestire le emozioni dei nostri ragazzi.
Per prima cosa cerchiamo di non stargli continuamente addosso per verificare che si stiano preparando. Soprattutto se nostro figlio ha sempre avuto una buona media, diamogli fiducia, sorvegliamo, ma discretamente, chiediamo, ma non siamo pedanti. I ragazzi di quell’età fanno già molta fatica a gestire le loro emozioni che durante l’adolescenza sono delle vere e proprie onde impetuose. Piuttosto stiamo sempre pronti a dedicare loro la giusta attenzione e ad offrire il nostro sostegno.
L’esame di terza media è una tappa molto importante perché segna un passaggio verso un’età più adulta. Per i nostri bambini, che bambini più non sono, è la prima vera scommessa con sé stessi nell’ambito dello studio. Dovranno far fronte a tutte le loro energie e capacità. Dovranno saper fare un discorso logico, collegando, quando possibile, i vari argomenti e dando prova di una maturità adatta alla loro età. A parole potrebbe sembrare un gioco da ragazzi, a noi, ma a loro risulta un compito complesso che richiede grande concentrazione e studio. Non pretendiamo l’impossibile da nostro figlio, se il suo rendimento scolastico non è mai stato brillante, incoraggiamolo a concludere questo ciclo di studi e cerchiamo di assecondare, se fattibile, le sue inclinazioni.
Se nostro figlio ci chiede di ripeterci gli argomenti d’esame, troviamo il tempo per farlo, non releghiamo questo ruolo a insegnanti di ripetizioni o compagni di classe. Per nostro figlio è importante avere anche la nostra approvazione che gli servirà per acquisire sicurezza.
Sosteniamoli, incoraggiamoli e, se necessario rimproveriamoli, ma sempre nella giusta misura.
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