Un’altra storia, fortunatamente a lieto fine, che vede protagonista un bambino di soli 6 anni, travolto dal tragico destino dei migranti e dalle vicende nel suo Paese, la Costa d’Avorio.
Madou, 6 anni, migrante
Il piccolo di nome Madou, insieme alla sua mamma ed alla sorella gemella, fuggiva dalle violenze e dalla guerra in Libia, ma al momento di imbarcarsi su uno dei tanti barconi che intraprendono questi viaggi disperati, vengono divisi: madre e sorella sono costrette a salire su una barca diretta a Lampedusa e lui rimane da solo, in una lunga attesa durata mesi, nella speranza di potersi ricongiungere con la sua famiglia.
Il viaggio di Madou e la sua traversata del Mediterraneo senza la mamma
Del piccolo Madou, soprannominato “Juniò” dai volontari che l’hanno accolto, si può solo lontanamente immaginare il disorientamento e la paura di essere stato abbandonato. Ha dovuto attendere ben cinque mesi e quando finalmente arriva anche per lui il momento di intraprendere il viaggio verso l’Italia, lo deve affrontare in completa solitudine, come un piccolo ometto.
Attraversa così il Mediterraneo da solo e, come se tutto ciò che aveva dovuto passare non fosse stato abbastanza difficile, a causa dell’emergenza Covid è obbligato ad osservare due settimane di isolamento sulla nave Zazà.
Durante la traversata e in tutto il periodo della quarantena, una naufraga comprende che il bambino era completamente solo e si prende cura di lui consolandolo e rassicurandolo.
Nel frattempo anche la questura di Agrigento è informata della situazione e si mobilita per il caso del piccolo migrante solitario per cercare di ritrovarne la madre che, disperata, aveva chiesto aiuto ai volontari della Croce Rossa affinché si adoperassero per ritrovare il suo bambino.
La dura prova di Madou: 5 mesi da solo, in attesa di ritrovare la mamma
La sua odissea giunge finalmente al termine al termine e dopo questo lunghissimo periodo il piccolo Madou riesce a riabbracciare la mamma dopo tanto tempo(vedi video).
Viene spontaneo domandarsi che cosa resterà nel cuore e nella memoria di un bambino di 6 anni, costretto dalla disperazione e dalla paura ad affrontare questo incubo in totale solitudine.
Il video della settimana