Babbo Natale esiste, la prova sono i figli, il dono più prezioso.
È lui che ce li ha portati.
È lui che ci aiuta a tenerli buoni tutto l’anno (basta la minaccia, no?) e soprattutto a dicembre.
È lui che li rende felici, che dona magia, che regala gioia.
Caro Babbo Natale, aiuta anche noi mamme.
Aiutaci ad avere la forza ogni volta che occorre.
Aiutaci a ritrovare sempre l’amore che abbiamo nel cuore, a sopportare la fatica fisica, quel mal di schiena che ci uccide un giorno sì e l’altro pure, la mancanza di sonno, il malumore, le pulizie, i cambi, i riordini.
Aiutaci ad avere più pazienza e a mantenere la calma, sempre. A non urlare, a non minacciare e a trattenere tra le mani le sberle che assesteremmo volentieri.
Stacci vicino nei momenti no, nelle giornate che non finiscono mai, nelle giornate in cui non possiamo fare niente perché abbiamo i bambini spalmati addosso da quando ci si alza a quando andiamo a letto.
Stacci vicino quando ci sentiamo senza carica, quando crediamo che non ce la faremo, quando pensiamo che non reggiamo più, quando non è solo malessere, ma è depressione.
Mandaci una colf che sia felice di essere pagata in buoni spesa, così la paghiamo.
Ce n’è davvero bisogno.
Aiutaci a volerci bene, a rispettarci come persone e come madri, aiutaci a credere di più in noi stesse, fregandocene di qualche critica.
Le critiche non si fanno a chi è insulso o non capisce, le critiche vanno fatte ora e a chi ha la dignità di affrontarle.
Lascia che ci sostituiamo a te quando arriva Natale, dà tempo al tempo e tra poco Amazon sarà autonomo.
Tu stacci vicino, Babbo, tanto lo sai che poi ti stupiamo, no?
E già che ci sei, Babbo, lascia dei i dolcetti e del carbone, ma porta anche le nostre renne e facci avere di contrabbando qualche bottiglia di frizzantino…che a fine giornata, l’aperitivo ci rende madri migliori.
Prosit!
Lascia come sempre, tutto mezzo smangiucchiato: sarà la prova che sei passato.
Regalaci calma e sorrisi, disponibilità e tempo.
L’amore, quello non ci serve, ne abbiamo tanto già noi.
Tu, semmai, ricordaci quanto ne abbiamo nel cuore e soprattutto riordacelo quando la pazienza è finita, la calma è evaportata, il silenzio non esiste e le urla di sprecano.
Perché è in quelle occasioni che ne abbiamo davvero bisogno.
Il video della settimana
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