Portare un bambino addosso è un arte, ma al giorno d’oggi, nella mia esperienza di Istruttrice Pip®️ (Portare I Piccoli), spesso mi ritrovo a pensare che sia diventata solo una “moda”.
Il portare non è solo questo, non sono solo fasce dai colori sgargianti, dai pattern(disegni) mozzafiato, dall’infinito numero di fasce e/o marsupi che si possono possedere.
Il portare in primis nasce dal contatto, dalla riscoperta del senso di attaccamento che in ognuno di noi c’è. Sì perchè ad ognuno di noi piace essere abbracciato e coccolato, solo che molto spesso non siamo più in grado di ammetterlo.
Le regole del “buon portare”
Esistono delle regole anche in questa antica arte, se si vuole portare in modo corretto bisogna tenere conto di alcune accortezze molto importanti, purtroppo però queste accortezze il mondo del commercio molte volte non ne tiene in considerazione:
- Un buon supporto lascia le mani libere, di abbracciare il proprio bambino, di poter fare i lavori domestici, di fare la spesa in totale libertà, di farci una passeggiata con il nostro cane, di tenere per mano il nostro primo figlio/a.
- Il tronco del bambino deve essere appoggiato al corpo del genitore e deve essere sostenuto in modo che non ci siano vuoti tra i due corpi (vicino = sicuro)
- Le gambe del bambino devono stare aperte a ranocchio, in modo che le sue ginocchia siano più in alto del sedere e simmetriche tra loro
- I piedi paralleli al pavimento
- La testa del bambino deve essere sostenuta in maniera adeguata dalla fascia o dal supporto
- Il sedere del bambino deve rimanere in corrispondenza dell’altezza dell’ombelico del portatore (mai più in basso, altrimenti lavora il pavimento pelvico)
Queste essenzialmente sono le regole basi per poter valutare se quello che abbia tra le mani è un buon supporto ergonomico.
Seduto o appeso?
Quando ho iniziato questo lavoro, se mi capitava di vedere un bambino “appeso” al genitore mi facevo coraggio e cercavo di parlare con il portatore e con garbo gli spiegavo che era una posizionata non coretta, che poteva nuocere sia al bambino che al genitore. Molte volte mi prendevo dei “fatti i fatti tuoi”. Con l’esperienza ho imparato a lasciar correre e a farmi i fatti miei.
Ma perchè non va bene la posizione appesa? Perchè il bambino quando è piccolo, ha bisogno di essere sostenuto e contenuto. Dopo nove mesi passati in una bolla d’acqua, ha bisogno che la propria schiena venga sostenuta in maniera uniforme e ferma.
Se le gambe del bambino rimangono appese, la colonna vertebrale viene sovraccaricata e viene esercitata una forte pressione sull’inguine. Essendo le gambe appese, queste non assumo una posizione corretta, ovvero la testa del femore non può inserirsi nella cavità chiamata acetabolo.
Anche la posizione fronte mondo è una posizione non corretta: oltre a tutti i motivi sopra citati, in questa posizione il genitore non fa più da filtro tra il bambino e il mondo esterno e quest’ultimo non ha la possibilità di scegliere di proteggersi dagli stimoli eccessivi o da ciò che lo turba.
Scegliere un supporto ergonomico permetterà quindi di garantire il massimo benessere sia per il bambino sia per la mamma, che si troverà ad avere il dolce peso distribuito nel migliore dei modi.
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