Era davvero interessante l’iniziativa lanciata alla vigilia di Expo 2015 e chiamata “Dall’orto alla tavola”. Interessante, perché invece di morire lì come tante altre cose fatte in quel periodo, ha continuato a prosperare e oggi coinvolge centinaia di bambini.
Ma facciamo un passo indietro: tutto parte da un orto di una scuola elementare, un’educatrice, un nutrizionista e uno chef.
Da Expo alle scuole: i bambini imparano il valore di un alimentazione sana
Lo scopo del progetto “Dall’orto alla tavola” era appunto nell’ambito di Expo 2015, insegnare ai bambini a preparare ricette semplici e sane che potessero poi rifare con i genitori. Ma non solo: era anche un modo per insegnare loro l’importanza di una sana alimentazione, di coltivare bene quello che si mangia, il valore dei cibi stagionali e a chilometri zero.
Il progetto è piaciuto così tanto che ora il Comune di Milano ha intensificato gli appuntamenti e nel 2016 i bambini iscritti sono già più di 600.
Bambini ai fornelli per imparare a mangiare bene
I piccoli, divisi in gruppi di venti, con cuffiette igieniche, camici, copri scarpe di plastica e tutto il necessario per entrare in cucina, vanno ad affiancarsi ai cuochi delle mense scolastiche.
Vengono dati loro degli ingredienti buoni e sani e ognuno, seguendo la sua ispirazione ( e ovviamente qualche indicazione) realizza i piatti che preferisce. Posso sfruttare le erbe aromatiche e magari fare anche combinazioni strane, ma tutte realizzate da loro!
I protagonisti sono le verdure e la frutta, che spesso i piccoli mangiano poco a casa. Si studia la stagionalità si scopre perché non ha senso mangiare le fragole a dicembre. Si vanno a conoscere le cose che crescono nella loro regione.
C’è chi prepara i primi piatti, chi i secondi, mentre i più piccoli possono creare i dolcetti alla frutta.
E così scoprono che cucinare non è noioso, ma è un piacere: e che l’educazione alimentare è proprio bella!
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