I bambini di oggi sono, purtroppo, sempre più annoiati e apatici, una sorta di involuzione sociale ed emotiva dei piccoli accompagnata anche da una progressiva difficoltà nell’apprendimento. Spesso i bimbi entrano per la prima volta a scuola con poca predisposizione ad apprendere e a stare in mezzo agli altri compagni: perché accade tutto ciò? La spiegazione risiede in fattori diversi, tra cui l’educazione familiare, la tecnologia, la poca interazione umana con i coetanei: analizziamo ogni aspetto più nel dettaglio per comprendere meglio come noi mamme e papà possiamo agire.
Bambini annoiati: perché?
Oggi è largamente diffusa la tendenza di utilizzare la tecnologia come una sorta di sostituzione immediata e anche piuttosto semplice della babysitter. Il bambino sta con noi, ma nello stesso tempo viene neutralizzato, affidandolo a un dispositivo tecnologico. Molti studi scientifici hanno dimostrato che questo tipo di atteggiamento, purtroppo, causa danni nel bimbo. Si tratta innanzitutto di danni al sistema nervoso, che viene sollecitato poco e male causando una difficoltà di attenzione latente nel bimbo.
Inoltre, gli stimoli visivi che il bambino riceve in continuazione dalla realtà virtuale sono ben diversi da quelli reali e questi ultimi non saranno abbastanza vivaci e veloci, rendendo quindi la vita reale piuttosto noiosa. La tecnologia ha inoltre la grave conseguenza di dissociare il piccolo dalle emozioni e dalle percezioni reali, problema particolarmente oneroso a scuola.
Un altro fattore scatenante dell’eterna noia e apatia dei bimbi di oggi è sicuramente quello educativo. Spesso ci si trova di fronte a bambini che ottengono qualunque cosa in modo rapido e immediato da genitori che sono troppo stanchi per educarli nel vero senso della parola. Quasi sempre il bambino passa attraverso la sola dimensione della gratificazione e dell’esaltazione da parte del genitore, senza quindi essere adeguatamente preparato – soprattutto a livello emotivo – a eventuali difficoltà della vita reale. Le esigenze del bimbo vengono messe al centro della vita familiare, tendendo sempre più spesso ad assecondarle senza il minimo tentativo di correggerle o educarle, e questo trasforma un bimbo in una persona irritabile, apatica, socialmente poco aperta e sicuramente mal predisposta a ricevere un “no” nella vita e nel gioco.
I bambini troppo attivi si annoiano prima
Anche l’iperattività può diventare una predisposizione alla noia nei bambini. La tendenza, anche questa molto diffusa, di riempire la vita e la giornata del piccolo con scuola, giochi, sport e attività di varia natura senza lasciarli nemmeno un’ora libera per annoiarsi o inventare una propria maniera di giocare, significa sottoporre il piccolo a uno stress fin dall’età infantile e, d’altro canto, alla frenesia di un ritmo che poco dovrebbe avere a che vedere con la sua età.
Infine, c’è da considerare anche la socialità assai limitata dei nostri bimbi. Il poco tempo, la tecnologia, il ritmo serrato di attività extrascolastiche a cui sottoponiamo il bambino si traducono, complessivamente, in un bambino spesso molto solo o quanto meno isolato socialmente che farà fatica, a scuola, a integrarsi facilmente con i suoi coetanei. Per evitare tutto ciò il segreto sta soprattutto nella vicinanza emotiva che deve esserci in modo naturale e spontaneo tra genitori e figli.
Il video della settimana
Togli la tecnologia insegnagli a stare cn la natura animali e altri bambini fagli coltivare le sue passioni e vedrai cm saranno meno apatici (cn ciò nn vuol dire soddisfare tutti i loro capricci e d renderli viziati)… Molti genitori vogliono ke i loro figli sapessero fare già tutto e in fretta e ciò ke ai bambini nn piace fare preferiscono ke stiano buoni e tranquilli davanti al tablet e nn fuori a giocare.. Questo rende i bambini ciò cm l vediamo… Ovviamente c sarà sempre la categoria dei bambini perennemente insoddisfatti