Negli ultimi anni le allergie sono aumentate e i bambini delle nuove generazioni soffrono di intolleranze molto di più rispetto ai bambini di qualche decennio fa. Complici anche le variazioni climatiche e ambientali e i recenti cambiamenti nell’alimentazione, le reazioni sospette nei confronti di sostanze, polveri e alimenti sono sempre di più e possono manifestarsi improvvisamente.
Un disturbo abbastanza diffuso nei bambini, soprattutto se c’è un caso pregresso in famiglia, è quello dell’asma, generata da inalanti quali acari, graminacee, pollini e così via. Quello che spesso non si sa, però, è che, accanto a un’allergia a sostanze aeree, è probabile sviluppare intolleranze anche ad alcuni alimenti. E’ il caso, appunto, dell’asma che pare essere legata ad un’allergia alle arachidi.
“Molti dei sintomi respiratori dell’allergia alle arachidi possono rispecchiare quelli di un attacco d’asma, e viceversa. Esempi di questi sintomi includono mancanza di respiro, affanno e tosse” ha spiegato Robert Cohn, autore di una specifica ricerca presentata all’American Thoracic Society International Conference di Denver.
In generale, però, il problema è che, spesso, non si sa neppure di essere allergici a determinati alimenti. Ecco che, allora, la cosa migliore, in presenza di bambini allergici, atopici o sensibili a certe sostanze, è quella di fare degli esami del sangue, che sono in grado di fornire analisi approfondite e risultati attendibili. E a bambini asmatici, è meglio non dare le arachidi.
Come buona abitudine e prassi, infine, è bene fare attenzione a quello che i bambini mangiano e, una volta riscontrate reazioni strane a certi alimenti, parlarne con il proprio medico e farsi prescrivere esami e analisi specifici. Essendo questo settore particolarmente instabile e imprevedibile, infatti, può anche succedere che l’allergia a una sostanza o alimento si risolva e se ne presenti una nuova in qualsiasi momento, non solo in età pediatrica, ma anche da adulti.
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