Secondo uno studio pubblicato alla fine del 2023 dal Centro di Ricerca di Epidemiologia e Statistica (CRESS) di Parigi, è emerso che bambini di 2 anni che guardano il televisore durante i pasti, mostrano uno sviluppo cognitivo più scarso all’età di 3 anni, rispetto a quelli che non sono esposti alla TV durante i pasti.
Ma non solo, come sappiamo questa abitudine può influire negativamente anche sul rapporto con il cibo.
Tv e cellulari durante i pasti e sviluppo cognitivo dei bambini
Lo studio intitolato “Legami tra schermi e sviluppo cognitivo” è stato condotto coinvolgendo più di 18.000 bambini. È stato possibile grazie al CRESS, il centro di statistica francese, e un progetto di lungo respiro, detto ELFE (Etude Longitudinale Française depuis l’Enfance, ovvero il primo Studio Longitudinale Francese sull’Infanzia).
Le famiglie partecipanti provengono da diversi contesti, ma i risultati sono consistenti: gli schermi distolgono l’attenzione dei bambini dall’ambiente circostante. Per i piccoli, distrarsi con lo schermo durante momenti di condivisione come pranzo o cena, significa perdere occasioni importanti per socializzare e quindi imparare a parlare e interagire con gli altri.
Questo studio sottolinea che non è solo la quantità di tempo speso davanti alla tv, ma anche il momento scelto per l’esposizione agli schermi che ha un impatto significativo sullo sviluppo dei bambini.
È anche vero che gli studiosi hanno evidenziato un altro aspetto che è emerso da questi dati : “Si osserva che esistono relazioni negative tra l’uso degli schermi e lo sviluppo cognitivo dei bambini. Tuttavia, quando si considera l’intero ambiente familiare, inclusa la categoria socio-professionale dei genitori, il loro livello di istruzione, l’età e altri fattori caratteristici della famiglia, l’effetto diretto dell’uso degli schermi sullo sviluppo cognitivo diventa molto più modesto. Ciò significa che la maggior parte dell’effetto che si osserva in modo grezzo è in realtà dovuta in larga misura a fattori sociali legati alla famiglia.“
Il legame tra televisione, cibi spazzatura e disturbi alimentari
Ad ogni modo questo non dovrebbe impedirci di mettere al primo posto la salute dei nostri figli. Perché sono anche disponibili studi che mettono in relazione l’uso di tv e cellulari fin dall’infanzia con disturbi alimentari.
Questa pratica, comune in molte famiglie e spesso trasposta al ristorante, porta i bambini a mangiare più velocemente e senza attenzione, perché distratti da dispositivi come cellulari e televisioni. Il dottor Jesús Porta-Etessam dell’Ospedale Clinico San Carlos e la dietista-nutrizionista Miriam Huerta González evidenziano che i bambini tendono a mangiare di più e peggio quando sono distratti dagli schermi, consumando cibi meno salutari e in quantità maggiori.
Uno studio pubblicato sull’International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity ha mostrato che i bambini di 10-12 anni che mangiavano davanti alla TV tendevano anche a consumare più cibi spazzatura, perché influenzato anche dalla pubblicità.
L’Università Internazionale della Catalogna (UIC) ha concluso che i bambini che passano più di un’ora al giorno davanti a uno schermo tendono a mangiare cibi più elaborati e meno salutari.
Gli esperti di nutrizione raccomandano di praticare il mindful eating, ovvero mangiare con consapevolezza e in famiglia, per migliorare il rapporto con il cibo, sia da un punto di vista nutrizionale che emotivo. Questo approccio aiuta i bambini a masticare meglio, apprezzare i sapori e le consistenze, migliorando così la qualità del cibo consumato e rafforzando i legami familiari durante i pasti.
Come evitare che bambini e adulti mangino davanti ai dispositivi: consigli pratici
E se il bambino mangia solo davanti al tablet, come facciamo a rompere quest’abitudine dannosa? Una volta che il bambino si è abituato è molto difficile e faticoso tornare indietro, ma è possibile. Ecco alcuni consigli, che valgono comunque anche per i bambini che mangiano poco a tavola:
- Coinvolgere i bambini nei preparativi : coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti, non solo insegna loro compiti utili, come disporre piatti, bicchieri e posate, ma offre anche l’occasione di sentirsi importante e partecipe nell’organizzazione.
- Promuovere la comunicazione a tavola: dedicare il tempo dei pasti a conversazioni interessanti può creare un’atmosfera piacevole e rendere i pasti momenti di socializzazione positiva per il bambino. Si può cercare di adattare il livello di conversazione ai bambini presenti, evitando che si sentano esclusi la maggior parte del tempo. Questo non vuol dire parlare solo di scuola e supereroi o dei personaggi dei cartoni, ma mostrarsi interessati nella vita di tutti i giorni dei nostri figli. E se il bambino non vuole parlare della sua giornata, potete cominciare voi!
- Presentazione del cibo: Servire piatti ben presentati può catturare l’attenzione dei bambini, rendendo il pasto più interessante e invitante.
- Tutti i cellulari lontani dal tavolo: tutti i pedagogisti enfatizzano l’importanza di dare il buon esempio. Se i genitori mangiano bene e tengono i loro cellulari lontani dal tavolo, i bambini seguiranno l’esempio.
- Pianificare la spesa e i menù settimanali: Organizzare i pasti in anticipo aiuta a evitare pasti improvvisati e poco salutari.
- Esplorare nuovi sapori insieme: Sedersi con i bambini per scoprire nuovi sapori e aromi può essere un modo efficace per ridurre la loro preferenza per cibi grassi e carboidrati. Anche la scelta del ristorante e delle proposte per i bambini è importante: Pediatra Carla sottolinea come spesso siano i menù proposti per i bambini nei ristoranti (spesso monotematiche, per paura che poi il bambino non mangi) a influenzare il loro gusto.
- Insegnare buone abitudini anche quando mangiano da soli: I genitori dovrebbero insegnare ai bambini a mangiare bene anche in assenza degli adulti, preparando cibi vari e ben presentati.
- Gestire i dispositivi: scegliete con attenzione i contenuti visualizzato sugli schermi può essere una comunque una strategia efficace. Suggerire di accendere il dispositivo solo dopo aver finito di mangiare può insegnare loro che il momento del pasto è per mangiare e comunicare.
Questi suggerimenti pratici ci potrebbero aiutare a creare abitudini alimentari sane e momenti di condivisione in famiglia, allontanando l’attenzione dai dispositivi durante i pasti.
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