Basta poco per scombussolare il pancino dei nostri bambini, ma come possiamo capire se nostro figlio soffre di cattiva digestione e quando è il caso di approfondire? Ne abbiamo parlato con il Dottor Salvatore Guercio Nuzio, pediatra ed endocrinologo di MioDottore.
Come si capisce se un bambino soffre di cattiva digestione?
Un bambino con cattiva digestione presenta sintomi riferibili principalmente al tratto gastrointestinale, provocati dall’ingestione di determinati alimenti. Il sospetto si pone quando l’insorgenza dei sintomi avviene in prossimità o in corrispondenza dell’assunzione di un pasto, ossia entro le quattro ore da esso.
Quali possono essere le cause?
Le cause sono variabili. Nel periodo neonatale e nei mesi successivi è da escludere sempre l’intolleranza alle proteine del latte vaccino o la presenza di un reflusso gastro-esofageo, di grado variabile.
Nei bambini più grandi bisogna sempre approfondire la presenza di eventuali patologie su base allergica (allergie alimentari IgE mediate), intolleranze ereditarie (al lattosio) o patologie autoimmuni (in primis, la celiachia).
Quali sono i sintomi nei lattanti e dopo lo svezzamento?
Un bambino con cattiva digestione ha segni e sintomi che possono variare, principalmente in base all’età. I lattanti di solito manifestano irritabilità associata a pianto inconsolabile, inappetenza e di sovente rigurgiti o vomiti, anche frequenti. Inoltre, sono tipiche le alterazioni dell’alvo (stipsi o diarrea) e a volte anche la scarsa crescita ponderale.
Nella prima e nella seconda infanzia i sintomi sono più caratteristici del tratto gastrointestinale (meteorismo, aerofagia, pirosi, vomito, inappetenza, addominalgia diffusa, diarrea e/o stipsi). Infine, gli adolescenti hanno caratteristiche cliniche molto spesso sovrapponibili a quelle degli adulti.
Quali alimenti o quali cotture sono da evitare in questi casi?
Nel sospetto di cattiva digestione l’esclusione di eventuali alimenti è di pertinenza unicamente specialistica.
Se il bambino abitualmente fa uso o abuso di determinate categorie alimentari (dolciumi, bibite gasate, fritti e/o insaccati, pane, pasta, pizza) è comunque buona regola ridurne l’introito in attesa di un riscontro da parte del pediatra di fiducia.
Quando preoccuparsi? Cosa possiamo fare per alleviare il problema e quando è il caso di consultare uno specialista?
Per questo tipo di disturbi esistono dei rimedi farmacologici specifici (sintomatici come antispastici o procinetici) o dei probiotici specifici. Quando i sintomi gastrointestinali diventano invalidanti e molto frequenti nel corso della giornata, è utile approfondire con uno specialista.
A tal proposito è ovviamente più delicata la fascia d’età da 0 a 12 mesi, ove i sintomi sono più importanti e spia di condizioni patologiche anche severe che possono arrecare importanti conseguenze (calo del peso, scarsa crescita, disidratazione).
Come distinguere cattiva digestione da intolleranza alimentare?
L’intolleranza alimentare non è occasionale e si diagnostica con un percorso clinico, laboratoristico e strumentale ben preciso. Una comune cattiva digestione è molto spesso un episodio isolato e non richiede alcun approfondimento.
Pancia gonfia e aerofagia nel bambino possono essere sintomi di difficoltà digestiva? Come si affrontano?
L’eccesso di meteorismo può essere una spia di disturbo gastrointestinale. Bisogna sempre indagare il tipo di alimentazione che viene data al bambino e individuare i possibili errori, dovuti il più delle volte a un introito eccessivo o selettivo di determinati alimenti. Alcuni specifici fermenti lattici possono contribuire a migliorare questo quadro clinico.
Come distinguere l’addome globoso tipico dei bambini prima dello sviluppo puberale dalla pancia gonfia per eccesso di aria o cattiva digestione?
L’addome globoso aspecifico di un bambino è riscontro frequente e non si associa ad alimentazione scorretta o poco variegata. Inoltre, il più delle volte è un sintomo isolato e non si accompagna ad altra sintomatologia tipica della cattiva digestione.
Feci dei bambini: quando ci dicono che qualcosa non va? Sabbia nella cacca o pezzetti interi di cibo sono da considerarsi normali? Fino a che età?
Le feci sono lo specchio della digestione del bambino e spesso nascondono gran parte delle risposte ai tanti dubbi delle mamme.
Sia la diarrea che la stitichezza ostinata possono essere spia di cattiva digestione funzionale o secondaria a patologia. In alcuni bimbi è anche possibile il riscontro di pezzetti di alimenti mal digeriti o altri residui organici: il più delle volte non è un riscontro patologico e va indagato solo se il sintomo persiste nel corso della crescita.
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