Sta per arrivare la classica influenza di stagione: e secondo le cifre presentate in questi giorni saranno milioni gli italiani che entro gennaio mostreranno i classici sintomi influenzali.
Ovviamente i più esposti, insieme agli anziani, sono i bambini: e tutti sappiamo quanto è importante fare attenzione con loro, ma anche con che facilità possono contrarla ad esempio a scuola, in una classe piena di bambini già raffreddati.
Più aumenta il freddo e più le infezioni virali aumentano il loro giro di contagio. Soprattutto perché alcuni genitori non esitano a mandare i piccoli a scuola nonostante chiare avvisaglie di malattia.
Quali sono i sintomi influenzali da non sottovalutare?
Ovviamente variano in base all’età: più il bambino è piccolo è più una semplice influenza può rivelarsi rischiosa. Non solo: fino agli 8-9 anni i bambini sono molto più soggetti ad ammalarsi rispetto ai ragazzi più grandi e possono addirittura avere fino a 8-10 raffreddori all’anno.
Innanzitutto, se il raffreddore è forte e vedete il bimbo meno attivo del solito, è il caso di tenerlo a casa. Una volta che i sintomi influenzali si mostrano in maniera più chiara, chiamate subito il pediatra per avere indicazioni più precise.
Ci sono però dei sintomi che devono metterci in guardia e che dobbiamo tenere assolutamente sotto controllo. Questi sono:
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Febbre superiore ai 38 gradi: attenzione perché nei bambini predisposti gli sbalzi febbrili potrebbero causare convulsioni
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Vomito: se si superano i due episodi nelle 24 ore, richiamare il medico
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Difficoltà respiratorie
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Dolore addominale prolungato
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Mucosa della bocca rossa e ulcerata
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Eruzione cutanee e arrossamento della sclerotica
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Faringite
Monitorate quindi con la dovuta attenzione i bambini che hanno questi sintomi.
Desiderate approfondire le tematiche legate all’influenza? Potete consultare questo link davvero interessante: http://www.saperesalute.it/network/malanni-invernali/influenza/influenza.
E non dimenticate che, oltre a saper riconoscere i sintomi influenzali nei vostri bambini, dovete insegnare loro ad avere la massima cura dell’igiene delle mani, per evitare il contagio della malattia. Saperle lavare bene soffermandosi per almeno 20 secondi su ogni mano, fare attenzione a non bere dal bicchiere del bambino raffreddato e non scambiarsi i fazzoletti: sono tutti concetti che già i piccoli della scuola dell’infanzia possono essere in grado di comprendere e di applicare.
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