Essere genitori non è per niente un’esperienza facile, anche se riempie di gioia ogni giornata. Le cose da insegnare sono moltissime, alcune semplici da affrontare, alcune molto più imbarazzanti.
L’educazione sessuale è uno di questi insegnamenti che i genitori affrontano sempre con un bel po’ di disagio. Non si pensa però che in realtà l’imbarazzo è solo loro e per natura un bambino non capisce che si tratta di una questione delicata.
Dunque, la cosa migliore è approcciarsi alla questione con naturalezza e positività. E’ importante lasciarsi alle spalle quella sorta di vergogna a proposito del sesso e del proprio corpo, con cui quasi tutti sono erroneamente cresciuti.
Particolare imbarazzo sembra essere causato da una normale fase che i bambini attraversano, quella in cui tendono a toccarsi frequentemente i genitali.
Come con tutto il resto, pazienza, gentilezza e tranquillità sono i requisiti imprescindibili per spiegare ai piccoli tutto quello che devono sapere.
Si può parlare di masturbazione infantile?
Nel Cristianesimo (nonché in altre religioni) la masturbazione è sempre stata considerata una pratica sbagliata, tanto che anche nella Bibbia si è cercato di spiegare la sua negatività dal punto di vista medico, per fare in modo che non fosse percepita solo come una proibizione morale.
In realtà, la scienza ha da tempo spiegato che una simile pratica non ha controindicazioni mediche, ovviamente se effettuata in sicurezza. Anzi, dal punto di vista medico l’esistenza stessa dei genitali riguarda la sfera del piacere e questo dovrebbe far capire che non c’è nulla di male nel perseguirlo
Per questo la masturbazione non solo non è un peccato, né un rischio per la salute, ma è anche una pratica normale a cui molti individui, ragazzi, adulti o anziani, ricorrono senza alcun bisogno di provare vergogna.
Si può considerare una cosa normale anche nei bambini? Molti genitori si preoccupano di questo, ma anche nel caso dei piccoli, toccarsi e provare piacere non è affatto innaturale.
Il bambino tende a voler esplorare qualunque cosa, sia per quanto riguarda il mondo esterno, sia per quanto riguarda il corpo.
Il bambino impara in primo luogo a scoprire di avere le manine, i piedini e molto altro. Con il passare dei mesi e poi degli anni, la voglia di conoscere il proprio corpo è sempre più grande e si estende a vari aspetti.
Può capitare (e quasi sempre capita) che in questa fase di esplorazione il bambino scopra che toccarsi i genitali è piacevole a che voglia rifarlo, per avere di nuovo modo di sentirsi bene.
Quindi i genitori non devono allarmarsi se qualcosa del genere succede. L’importante è fare in modo che il bambino riceva altri stimoli oltre a questo, che si concentri sulle altre cose e che cerchi la soddisfazione anche in altre pratiche. La cosa fondamentale dunque è che si stabilisca un equilibrio.
Come comportarsi con il bambino
Una cosa è certa: sgridarlo e arrabbiarsi non porterà a nulla, se non a mortificarlo e farlo vergognare delle sensazioni del suo corpo.
Farli sentire sporchi o sbagliati non farà loro passare la voglia di esplorarsi, né renderà meno piacevole il momento in cui istintivamente torneranno a toccarsi i genitali. Contribuirà invece a farli sentire colpevoli mentre lo fanno, sviluppando un atteggiamento negativo nei confronti del sesso anche in futuro.
Piuttosto è importante spiegargli con pazienza che quello che fa non è sbagliato, ma che è una cosa privata, da non fare in pubblico.
È inoltre bene offrirgli delle alternative, delle attività di vario tipo che possano essere altrettanto stimolanti per lui.
E poi, con calma e senza vergogna, è giusto spiegare cos’è la sessualità e cos’è l’amore, i lati positivi del sesso così come quelli negativi, i rischi, i limiti e il fatto che esiste un tempo naturale per tutto questo.
In questo modo capirà la funzione reale dei genitali e svilupperà un atteggiamento sex positive. Questo lo aiuterà a portare sempre rispetto per questi argomenti anche in futuro, senza condannarli inutilmente o viverli come una trasgressione elettrizzante da vivere a tutti i costi.
Essere onesti con i bambini ripaga sempre.
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