Si chiama ‘Come a casa’ ed è l’ambizioso progetto ideato da SOS Villaggi dei Bambini di Torino: combattere l’allontanamento dei bambini dalle famiglie d’origine, questa la grande missione.
Madri e figli in affidamento: un nobile modello di accoglienza
Una delle maggiori problematiche che si riscontrano quando un bambino va in affidamento presso una nuova famiglia, è sicuramente l’allontanamento dalla madre biologica.
Il fenomeno, inevitabilmente porta ad una rottura dei legami non solo affettivi ma anche culturali soprattutto se la famiglia è di origine migrante monoparentale: in poche parole, le mamme si trovano da sole ad affrontare le mille sfide di una realtà a loro sconosciuta.
Dalla difficoltà a trovare un lavoro ai problemi comunicativi di una nuova lingua, le giovani donne non riescono ad integrarsi nella società, e per di più convivono con l’incolmabile dolore di non essere riuscite a crescere da sole il proprio bambino.
L’intento propositivo di ‘Come a casa’ deriva proprio dall’osservazione di tali realtà, ed è per questo che insieme ai bambini affida alle nuove famiglie anche la madre, creando una rete familiare di culture e tradizioni diverse.
Una potente rete di famiglie interculturali
Mentre inizialmente si trattava di un progetto pensato prevalentemente per le famiglie di origine nigeriana, oggi ‘Come a casa’ ha esteso la sua missione a senegalesi, somali e anche italiani.
Essere affidatario quando oltre al bambino si aggiunge una figura adulta non è per niente semplice, ed è per questo che il progetto torinese di SOS Villaggi dei Bambini forma anche le famiglie di affido attraverso corsi specifici e con l’aiuto del Comune di Torino.
Le famiglie affidatarie vengono monitorate attentamente, così come la madre biologica, che si trova impegnata nella frequenza di corsi di lingua, oltre ad affrontare veri e propri percorsi di educazione genitoriale.
La rete creata da ‘Come a casa’ è talmente forte che vi sono madri un tempo in difficoltà ad essere loro oggi le nuove affidatarie, e questo è senza dubbio uno dei più grandi risultati che si potesse raggiungere.
Fonte immagini : SOS Villaggi dei Bambini
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