Negli ultimi anni in Italia stiamo assistendo ad un vero e proprio boom di casi di ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), cioè bambini iperattivi, con problemi di concentrazione e nei casi più gravi anche aggressivi. Gli esperti ritengono che ci sia un allarmismo eccessivo, ma forse il problema non è affrontato nella maniera giusta. Le famiglie di questi bambini infatti hanno grandi difficoltà ad accedere ai servizi nazionali sanitari, come quelli di neuropsichiatria o interventi terapeutico-riabilitativi.
Cosa rischiano i bambini iperattivi?
Secondo gli esperti i casi di ADHD possono essere di natura genetica, in quanto nei soggetti sottoposti a test sono state riscontrate aree nel cervello diverse rispetto ai bambini sani. Tra le altre cause ci possono essere un cattivo stile di vita della mamma in gravidanza, traumi infantili ed abusi. Questi bambini, oltre a sviluppare una difficoltà ad inserirsi socialmente, hanno una maggiore possibilità di diventare sociopatici ed addirittura potenziali criminali.
L’integrazione del trattamento cognitivo-comportamentale con i farmaci
Gli esperti sostengono che il trattamento cognitivo-comportamentale dei bambini è inefficace da solo, ma deve essere integrato con farmaci specifici. Per questo motivo è opportuno non sottovalutare alcuni comportamenti asociali ed aggressivi dei bambini, poiché potrebbero celare disturbi collegati a casi di ADHD.
Il video della settimana
Mino Aristarco
Anna Pappagallo
Sicuramente è allarmismo e mancanza di pazienza… Poi magari mettici anche che un bambino è vivace e a volte ci sn situazione di stress che accentuano tt…Lasciamoli liberi di giocare e di esprimersi e sarà tt più semplice…
Meglio operativi che vederli incollati alla tv o cellulari, i bimbi operativi sono anche più intelligenti