Perché i bambini delle volte ridono senza senso e delle altre percepiscono l’ironia degli adulti? Quando iniziano a capire ciò che fa ridere e a quale età si sviluppa il senso dell’umorismo?
Mamma e papà per trasmettere il senso dell’umorismo
Il senso dell’umorismo è qualcosa di innato ma non si sviluppa da un giorno all’altro. Va allenato con esercizi e tempo, stimolato in famiglia con un allenamento che inizia proprio tra le mura domestiche e con i genitori.
Battute ironiche, scherzetti in famiglia, sorrisi a tu per tu con la mamma: sono i piccoli esercizi di ogni giorno che preparano il bambino allo sviluppo del senso dell’umorismo.
Non serve solo l’allenamento, questo è ovvio, ma è un buon punto di partenza. Occorre essere bravi con gli stimoli e l’educazione e bisogna essere capaci di stimolare e rafforzare quelle doti utili a cogliere l’ironia.
Sviluppare il senso dell’umorismo nei bambini: 3 consigli
1 – Chiediamo aiuto alla fantasia
Perché un bambino di due anni prende un oggetto e se lo mette in testa a mo’ di cappello? Che cosa gli passa per la mente in quel momento e perché ride del suo gesto? Il merito è della sua fantasia, di ciò che ha visto in quell’oggetto.
Avere una buona immaginazione è un bene prezioso, saperla usare per dare vita alle fantasie più nascoste è un grande aiuto per stimolare il senso di umorismo nei bambini. Perché l’immaginazione insegna a ridere? È semplice: saper immaginare situazioni diverse, al di fuori dei contesti in cui viviamo, è un valido strumento per andare oltre, cogliere il non detto di una battuta scherzosa.
L’abilità di immaginare va allenata, inizia già dai 18 mesi di vita e porta a crescere negli anni con una consapevolezza maggiore sul senso dell’ironia.
2 – Educhiamo a linguaggio e comunicazione efficace
Farsi capire in maniera corretta, comunicare in modo efficace sono dei prerequisiti essenziali per stimolare il senso dell’umorismo. Significa prima di tutto imparare a capire una battuta scherzosa, cogliere ciò che è stato detto.
3 – Spieghiamo l’importanza di metterci nei panni dell’altro
Perché è importante aiutare il bambino a mettersi nei panni di un’altra persona per sviluppare il senso dell’umorismo? Perché così come quando entra in gioco la fantasia, allenare la mente a cambiare gli schemi, a far finta di essere un animale o un personaggio dei cartoni animati, porta il bambino a comprendere situazioni complesse come quelle che nascono dall’ironia.
Non è una cosa che si può fare a due anni, ma con il tempo e con un po’ di allenamento si avranno ottimi risultati.
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Verissimo, è una cosa che va stimolato dalla famiglia