I cambiamenti sono inevitabili e spesso portano le famiglie a dover affrontare spostamenti e traslochi. Se per un adulto questi cambiamenti possono causare un insieme di emozioni edificanti – un misto tra ansia e voglia di novità – per i bambini risultano assai traumatici ed è difficile per loro accettarli con serenità.
Il motivo dell’irrequietezza che segue un evento come un trasloco è il fatto che i bambini si sentono tranquilli nella loro quotidianità e abitudinarietà. Hanno i loro ritmi e le loro consuetudini e in questi trovano la serenità.
Come affrontare un trasloco con un neonato
Questo aspetto dipende molto dall’età dei bambini: se si tratta di un neonato, non potrà farvi domande, e bisognerà dunque cercare di consolarlo dimostrandogli che, anche in posti sconosciuti, le figure di riferimento (la mamma e il papà) sono sempre presenti.
Dunque, le coccole in più serviranno ad aumentare il senso di tranquillità del bambino che, dopo qualche giorno, si abituerà facilmente alla nuova situazione.
E se il bambino è più grande?
Se ci troviamo nella condizione di traslocare con un bambino di due/tre anni o più, è opportuno trasformare questo cambiamento in un gioco. Gli scatoloni diventeranno scrigni del tesoro e il viaggio verso la nuova casa sarà una missione speciale per piccoli esploratori. Quando si tratterà di sistemare, ricordatevi di ascoltare i bambini riguardo i loro bisogni, specialmente per quanto riguarda le scelte legate alla loro cameretta. E se dopo questo lungo gioco vedete i bambini comunque stanche e nervosi, un po’ di coccole extra risolveranno tutto!
Di fronte ad eventi del genere (un trasloco, uno spostamento), vi renderete conto dell’altissima capacità di adattamento di cui dispongono i bambini. Ai primi attimi di smarrimento seguirà presto il momento in cui si sentiranno padroni della casa e saranno entusiasti di scoprirla; e mentre voi starete ancora cercando gli interruttori per accendere la luce, i piccoli saranno già perfettamente ambientati.
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