22 gennaio 2024 –
Ha vissuto solo in una casa senza luce e senza riscaldamento per due anni: un bambino in Charente di 9 anni lasciato completamente solo e la madre è stata condannata a sei mesi.
Lasciato solo per due anni; mangiava biscotti, cibo in scatola e pomodori
Per due anni, un bambino è sopravvissuto mangiando cibo in scatola e avvolgendosi in coperte di notte per sfuggire al freddo di un appartamento abbandonato dalla madre, che viveva a pochi chilometri di distanza con la compagna. Si era separata dal marito e aveva l’affido esclusivo del bambino. La vicenda è accaduta tra 2020 e 2022, ma questa settimana la madre è stata condannata a sei mesi di braccialetto elettronico.
Il bambino di 9 anni viveva in un piccolo edificio bianco di edilizia popolare a Nersac, vicino ad Angoulême: da solo per due anni, ha badato a sé stesso come poteva, con la madre che veniva di tanto in tanto a portargli dei viveri. I vicini e gli insegnanti non si erano resi conto di nulla.
I vicini, che di tanto in tanto riempivano il suo frigorifero, avevano provato a parlare con la madre: “Con un’amica, le avevamo detto di non lasciarlo solo – racconta una vicina – lei ci ha fatto capire che non erano affari nostri.” Alla fine hanno allertato le autorità e la madre, accusata di abbandono di minore è stata condannata a diciotto mesi di carcere, di cui dodici con la condizionale. I sei mesi effettivi saranno scontati con un braccialetto elettronico e la sentenza include anche l’obbligo di cure.
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Il padre assente, la mamma a distanza
Secondo l’indagine della gendarmeria, il piccolo studente di CM2 (5a elementare) e poi di 6ème (1a media) è stato lasciato a se stesso tra i 9 e gli 11 anni, mentre sua madre, una donna di 36 anni che ne aveva la custodia, viveva a pochi chilometri da Nersac con la sua compagna. Durante le indagini e al processo, la donna ha cercato di negare i fatti, ma le testimonianze dei vicini e i rilievi della gendarmeria, tra cui un frigorifero vuoto e un appartamento senza tracce di un adulto, hanno smentito le sue negazioni. Nessuna notizia invece del padre, che a quanto pare era assente per tutto il periodo in questione.
Il bambino viveva effettivamente da solo, occupandosi di pasti, scuola e igiene. Si nutriva principalmente di biscotti, cibo in scatola o pomodori rubati da un balcone vicino. “Coltivo un piccolo giardino, e il piccolo veniva a prendere di nascosto dei pomodori per mangiare“, ha spiegato una vicina al giornale TF1.
L’appartamento in cui viveva non era riscaldato e non aveva elettricità. Il ragazzo si avvolgeva in coperte per affrontare i mesi invernali. Queste terribili condizioni non gli hanno impedito di frequentare regolarmente la scuola, dove otteneva buoni risultati, e dove gli insegnanti non avevano notato nulla di insolito. “Era sorridente, un ottimo studente, sempre pulito, educato… Nessun segno indicava che fosse stato abbandonato“, ha confermato Barbara Couturier, sindaco di Nersac. Alcuni compagni di classe avevano iniziato a sospettare: “Diceva agli amici che mangiava da solo e che prendeva l’autobus da solo. Non usciva, stava a casa“, ha rivelato un compagno a TF1.
Oggi, il bambino ha ritrovato stabilità, vivendo in una famiglia affidataria da un anno. Non desidera più vedere la madre, che lo ha visitato solo due volte nell’ultimo anno.
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