Bambino urta e distrugge inavvertitamente una giara di 3.500 anni: la reazione del museo

29 Agosto 2024 –

Alzi la mano chi non ha mai vissuto un momento di puro panico mentre il proprio figlioletto esplorava con entusiasmo (e un pizzico di disinvoltura) un ambiente che non gli apparteneva. Un museo, un negozio, la casa di nonna… insomma, qualsiasi luogo dove potesse mettere le mani su qualcosa di fragile o prezioso.

Ebbene, un piccolo israeliano di cinque anni ha appena portato questa esperienza a un livello completamente nuovo, riuscendo nell’impresa di far a pezzi una giara di 3.500 anni, urtandola accidentalmente.

È quanto è avvenuto all’Hecht Museum di Haifa, in Israele, dove un bimbo in visita con la sua mamma è stato protagonista di questa curiosa vicenda.

Quando la curiosità dei bambini incontra l’archeologia

Immaginate la scena: state ammirando tranquillamente un’opera d’arte e, all’improvviso, sentite un rumore secco. Girandovi, scoprite che vostro figlio ha appena trasformato un’antica giara in una serie di pezzi “unici”.

Esatto, quel tipo di incidente che tutte noi temiamo ogni volta che entriamo in un negozio di porcellane o, peggio ancora, in un museo. Ebbene, proprio questo è successo all’Hecht Museum, dove un piccolo esploratore ha accidentalmente infranto una giara risalente all’Età del Bronzo. Un oggetto che, per 3.500 anni, era rimasto intatto… fino a incontrare la vivacità di un bambino!

La reazione del museo

Il museo di Haifa, dove è avvenuto l’incidente, ha fatto una scelta coraggiosa: esporre i reperti senza protezioni, per offrire ai visitatori un’esperienza più immersiva. Un’idea sicuramente affascinante, ma che nasconde qualche rischio. Dopotutto, i bambini sono come piccoli tornado: passano e lasciano il segno! E chi, se non noi mamme, può capirlo meglio?

Ma non temete, mamme: il museo ha reagito con sorprendente serenità, invitando persino la famiglia a tornare per una nuova visita (probabilmente con un occhio più vigile questa volta).

I bambini e i loro “disastri” quotidiani

Se questo episodio vi fa sorridere con un po’ di sollievo, è perché tutte noi conosciamo bene quel tipo di disastro che sembra essere una specialità dei nostri piccoli.

Dalle pareti “decorate” con pastelli al vaso di nonna che “improvvisamente” decide di scendere dallo scaffale, i nostri figli sembrano avere un talento innato per lasciare il loro segno.

Certo, la giara di Haifa era un po’ più antica (e preziosa) del vaso di nonna, ma il principio è lo stesso: i bambini sono fatti per esplorare, e a volte questa esplorazione porta a risultati inaspettati. Quindi, la prossima volta che il vostro piccolo urta qualcosa di fragile, ricordate: potrebbe sempre andare peggio… potrebbe essere un’antica giara di 3.500 anni!

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