Oggi si usa regalare l’uovo di cioccolato, o di plastica, con sorprese e gadget che fanno la felicità, almeno momentanea, dei nostri bambini, ma una volta l’avvento della Pasqua si preannunciava con bambole di pasta di pane o pasta frolla decorata con uova.
Era una modo semplice e genuino per festeggiare quella che, ancora, era una festa prettamente religiosa. In realtà, in alcune regioni d’Italia, come Puglia e Sardegna, Sicilia, Calabria, ancora si usa fare questi pupazzi di pasta con l’uovo.
In Salento si chiamano cuddhure. Sono bambole e animali fatti con la pasta frolla, quindi dolci, con un uovo posto al centro. Possono essere molto elaborate, decorate anche con diavoletti secondo la località. In Sardegna invece sono per lo più fatte con pasta di pane, quindi salate. In alcuni casi si parla di pane scaddatu, cioè bollito e poi messo al forno per asciugare.
Al di la delle singole tradizioni regionali, questa potrebbe essere un’idea davvero originale per i nostri bambini che, per lo più, non hanno mai visto questi pupazzi di pasta.
Potremo prendere spunto da una delle tante ricette che si possono facilmente trovare sul web per fare un esperimento assieme ai nostri figli. Sarà un’esperienza non solo divertente, ma anche arricchente per noi e per i nostri bambini.
Facciamoci aiutare a impastare, diamo poi forma alla bambola, o all’animale che vogliamo, decorandolo con l’aiuto di una forbicina. Per i bambini la manipolazione è una tappa molto importante, ma non solo, in questo modo impareranno, divertendosi, a sviluppare il senso estetico e al contempo potranno sperimentare ricette di cucina.
Naturalmente, secondo l’età del piccolo, dovremo essere sempre presenti, soprattutto per cuocere la pasta, ma la parte decorativa potrà essere gestita dal bambino in totale autonomia, se non si usano le forbicine.
Sarà un bel modo per trascorrere qualche ora assieme e rispolverare la tradizione.
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