Che la giornata della Befana sia una festa amata dai più piccoli è ormai cosa nota. Pensare, però, che sia diventata anche una ricorrenza per strumentalizzare politicamente i bambini è del tutto impensabile. Nel quartiere della Magliana a Roma, invece, CasaPound ha deciso di fare propaganda strumentalizzando proprio i più piccoli.
La Befana “schierata politicamente” nel quartiere della Magliana
Nello scatto postato sui social da Mauro Antonini, il candidato di CasaPound alla Regione Lazio, sono stati immortalati dei bambini felici e spensierati con i mano le classiche calze della Befana, piene di giocattoli e dolcetti. Peccato, però, che sui vari sacchetti ci fosse stampato proprio il simbolo del partito di CasaPound.
L’iniziativa organizzata per distribuire ai più piccoli doni e dolci ha letteralmente scatenato l’ira dei social che non hanno tardato a parlare di vera e propria strumentalizzazione dell’evento. Tra l’altro, la foto è stata poi condivisa anche sulla pagina Facebook nazionale di CasaPound. Quella che doveva essere una festa all’insegna del divertimento per grandi e piccini tra calze, carbone e doni si è trasformata, quindi, in un’occasione per fare polemica sui social e non solo.
Befana e politica: tra critiche ed elogi
Ovviamente, non sono mancati gli attestati di stima nei confronti di questa iniziativa che, secondo alcuni, non ha fatto altro che valorizzare l’Epifania. In molti, però, hanno espresso il proprio sdegno nei confronti di quella che è apparsa come una strumentalizzazione in piena regola di bambini che non hanno la benché minima idea del messaggio che avrebbero trasmesso e che, invece, avrebbero tutto il diritto di vivere la Befana in totale serenità, lontano da interessi politici. Non è mancato, infine, qualche riferimento alla “Befana fascista“, un’iniziativa benefica istituita proprio ai tempi del regime per consentire anche ai bimbi più poveri di ricevere doni.
Una cosa è certa: l’Epifania è una ricorrenza dedicata ai bambini da cui le strumentalizzazioni politiche dovrebbero stare fuori per dovere morale. Senza alcun dubbio, sarebbe stato molto meglio decidere di fare un dono ad ogni singolo bambino senza dargli alcun genere di caratterizzazione politica.
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