Perché se sei in ufficio pensi che tuo figlio l’hai lasciato con i nonni anche oggi per tutto il giorno.
Perché se capita l’imprevisto, e solitamente capita, devi trovare una soluzione rapida, efficace e che sia la migliore per tutti.
Perché se, ad un anno, tuo figlio è troppo rumoroso/troppo silenzioso la colpa è solo della madre.
Perché se decidi di passare del tempo con tuo figlio, sacrificandolo al lavoro, il senso di colpa ti stringerà lo stomaco e sentirai di non aver dimostrato (ancora) che puoi essere comunque una buona lavoratrice.
Perché devi ripercorrere tutte le tappe della vita. Fin dalle prime. Da un punto di vista diametralmente opposto. E molto spesso, diciamo sempre, tu da quel punto di vista non sai in che direzione guardare.
Perché quando capisci da che parte guardare, dovrai spostare lo sguardo ancora incerto da un’altra parte ché i figli crescono così in fretta.
Perché se pensi al futuro di tuo figlio devi prima confrontarti col tuo che non è esattamente quello che ti immaginavi per la te madre.
Perché il tuo futuro è precario, incerto, delineato con linee molto confuse e per questo cerchi di non pensarci.
Perché per dedicarti a qualche progetto bello, che ti dia l’adrenalina giusta per affrontare anche tutto il resto, devi ritagliare il tempo un po’ qua e un po là.
Perché sei sempre in debito di tempo.
Perché quando diventi mamma tutti hanno consigli non richiesti da darti. E ogni consiglio ti getterà inevitabilmente nel baratro del ma allora io sto sbagliando tutto. Ogni giorno.
Perché la modalità vado con calma è stata radicalmente spazzata via dalla tua vita.
Perché ora c’è vado di corsa, talmente di corsa che faccio tre cose insieme e mentre ne fai una stai perdendo i pezzi dell’altra.
Perché vorresti continuare ad aspirare all’ottimo. Ma l’ottimo in tutto, capisci, che è troppo anche per te. E ne soffri.
Perché la gravidanza ti ha lasciato dei rotolini che non sopporti più e ti devi impegnare pure per rimetterti in forma. E, soprattutto, devi trovare il tempo per farlo.
Perché se è vero che un sorriso di tuo figlio, al mattino, vale più di molte ore di sonno, qualche ora di sonno in più non farebbe comunque male a nessuno.
Perché fare la mamma è davvero il mestiere più difficile del mondo. E ora tua madre, che te l’ha ripetuto per una vita, è lì pronta per ricordartelo con un sonoro io te l’avevo detto.
Per tutto questo, e anche altro di cui al momento mi sto dimenticando, una bella gastrite era proprio inevitabile!
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