A Bergamo andrà in scena fino al prossimo 15 ottobre una mostra on the road curata dalla fotografa orobica Maria Zanchi e che, intitolata “Mamma con bambino“, intende promuovere e diffondere la pratica dell’allattamento al seno anche nei luoghi pubblici.
La mostra dedicata all’allattamento al seno
Protagoniste degli scatti di Maria Zanchi, la fotografa che ha curato personalmente la mostra “Mamma con bambino”, sono trenta donne della città di Bergamo, immortalate mentre allattavano al seno i loro bebè: un momento di grande intimità e legame col proprio bimbo ma che la fotografa, nonché neomamma, ha voluto indagare anche nelle reazioni che suscita quando ciò avviene nei luoghi pubblici.
Infatti, c’è chi resta ammirato da una scena del genere ma anche coloro che provano fastidio e vorrebbero che questa pratica fosse limitata alle mura domestiche: e proprio per sensibilizzare queste persone, la Zanchi ha fotografato alcune donne partendo da uno spunto originale, vale a dire l’iconografia sacra della Madonna con in braccio il Bambino.
La mostra on the road ha avuto così tanto risalto anche perché in concomitanza con la celebrazione della Settimana dell’Allattamento Materno e, dopo il 15 ottobre, proseguirà comunque sui principali social media sull’onda dell’hashtag #mammaconbambino e avrà pure un respiro nazionale, tanto che lo stesso progetto potrebbe diventare itinerante lungo tutta la penisola italiana.
Un progetto per “rieducare alla visione”
“Da artista, sono sempre stata abituata a osservare il mondo attraverso l’obiettivo della mia macchina fotografica” ha raccontato Maria Zanchi, rivelando che dopo essere diventata mamma si è trovata spesso nella situazione di venire osservata da qualcuno mentre allattava nei luoghi pubblici.
“Sguardi che pesano, e per quello mi sono chiesta come mai accada tutto questo proprio nella patria dell’iconografia della Madonna col Bambino” prosegue la diretta interessata: da lì l’idea di “rieducare alla visione” il pubblico, mediante degli scatti realizzati in situazioni reali e attraverso un percorso condiviso con le varie mamme. Inoltre, la curatrice ha deciso che le donne protagoniste della mostra apparissero senza nome e senza indicare l’età, perché a contare non è il privato di ognuna o la sua provenienza, ma il fatto di vivere quel momento con il neonato attaccato al seno: “Queste donne si mostrano in un momento della loro quotidianità assolutamente naturale” ha spiegato la Zanchi, sottolineando l’importanza di un gesto di amore e di cura verso se stesse e i propri piccoli.
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