Fa discutere la sentenza che accompagna l’adozione della bimba avuta da una delle donne di una coppia gay e adottata dalla partner della donna con cui la bimba non ha legami genetici. Come riporta il Corriere del Veneto, i giudici infatti scrivono che le mamme «Dovranno avere un atteggiamento aperto verso l’identità di genere della bambina, per permetterle uno sviluppo adeguato e l’opportunità di relazionarsi con persone a orientamento non omosessuale».
Non esistono solo le famiglie etero
Si dichiarano sbalordite le due mamme – che si sono unite civilmente a Mestre – che affermano «Nostra figlia è abituata a tutti i tipi di famiglie: c’è la nostra, quelle etero, quelle con un genitore solo che ormai al parco giochi sono tante. La cosa sconvolgente è proprio questa».
Ancora molto lavoro sulla sensibilizzazione
Anche Valentina Pizzol legale di Rete Lenford che ha seguito il caso insieme all’avvocato Umberto Stracco, si dimostra sconvolta riguardo questa frase che tradisce una forma di omofobia, seppur latente ma che è frutto della scarsa conoscenza del tema.
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