La morte all’Ospedale di Palermo di una bambina di 11 anni, Ariele, ha scosso tutta Italia. La bambina soffriva già di una malattia metabolica rara e congenita ed era stata contagiata dalla sorella, risultata positiva alla variante Delta dopo un viaggio in Spagna.
L’appello della madre: “Non siamo no vax, vaccinatevi”
Dopo che nella giornata di ieri il presidente dell’Assemblea Regionale della Sicilia, Musumeci, aveva parlato di “famiglia no vax” la madre ha replicato dicendo di non volersi definire no vax e anzi invitando la gente a vaccinarsi il prima possibile:
Dovete vaccinarvi per salvare i bambini e le persone fragili come lei che non possono farlo
Ariele, ha proseguito la madre, è morta proprio quando è finita la quarantena dei genitori, ma non è stato neanche possibile abbracciarla. La bambina è stata contagiata dalla variante Delta del virus e la madre ha dichiarato che la famiglia non si era vaccinata per attendere notizie più certe relativamente al vaccino dopo quelle contraddittorie riguardo all’Astra Zeneca.
Successivamente le malattie della bambina avevano portato ad ulteriori slittamenti e i genitori avevano posticipato la loro vaccinazione per dedicarli alla sua assistenza.
Il contagio dalla sorella
Ariele è stata contagiata dalla sorella, che a sua volta si era infettata durante una crociera in Spagna, che era stata decisa dopo molte titubanze anche per la svolta aperturista che si è verificata a livello nazionale anche per i viaggi.
La ragazza è stata sottoposta al tampone, con esito negativo, prima della partenza, ma al ritorno in Italia non sono stati fatti gli screening previsti e dopo 2 giorni è risultata positiva. Sono stati effettuati i tamponi anche a tutta la famiglia, con la scoperta della positività sia di Ariele che di altre due sorelle, mentre il padre e la madre sono risultati entrambi negativi.
L’11 luglio, a seguito del peggioramento della situazione clinica, Ariele è stata ricoverata in ospedale in terapia intensiva e nonostante una grande lotta è morta nella giornata di ieri.
Le parole del direttore sanitario
Il direttore sanitario dell’ospedale di Palermo, Salvatore Requirez, è apparso sconvolto al momento della morte della piccola Ariele che, come dichiarato da lui stesso “Ci colpisce più delle altre”.
Il direttore sanitario ha confermato che Ariele è rimasta in terapia intensiva per due settimane e da alcuni giorni la sua situazione era apparsa molto compromessa con l’infezione causata dalla variante Delta che ha destabilizzato il suo profilo organico, già molto precario.
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