Negli ultimi giorni è balzata all’attenzione dell’opinione pubblica una storia di maltrattamenti in una scuola romana ai danni di una bimba disabile: dopo ripetuti episodi di botte e umiliazioni sono stati i compagni di classe ad avvertire la mamma e a far scattare la denuncia.
Bambina disabile maltrattata a scuola
I maltrattamenti duravano addirittura da più di un anno e il paradosso è che lo stesso istituto scolastico ha spesso minimizzato l’accaduto giustificando l’insegnante in questione.
Negli ultimi giorni però la vicenda di Margherita (nome di fantasia scelto dalla stampa per tutelarne l’identità), una bimba disabile maltrattata dall’insegnante di sostegno in una scuola elementare romana, è diventata di pubblico dominio e ora sono molti a domandarsi come mai queste angherie siano andate avanti per così tanto tempo.
Come ha raccontato la mamma della bambina ad alcuni giornalisti, il merito è stato soprattutto dei compagni di classe e delle loro famiglie che non solo hanno protetto la sua Margherita ma che l’hanno convinta a denunciare la maestra.
Il gesto di solidarietà dei compagni di classe
Stando a quanto si apprende la docente responsabile dei maltrattamenti aveva seguito la bambina già in terza e quarta elementare e nel frattempo è anche diventata insegnante di ruolo.
Da tempo però si era venuto a sapere di episodi di umiliazioni e insulti sui quali però l’istituto scolastico non solo aveva sempre minimizzato ma continua ancora oggi a ritenere che sia stata la mamma di Margherita a “drammatizzare tutto”.
L’anno scorso, proprio in occasione della Giornata del Disabile, alcuni compagni della figlia hanno sollevato con una docente il caso e da lì si è arrivati alla denuncia dell’insegnante di sostegno che al momento è indagata.
La madre di Margherita ha ammesso di essersi commossa per le manifestazioni di affetto verso la piccola e ha in un’intervista a Repubblica ha dichiarato:
Quel giorno ho ricevuto decine e decine di messaggi dei genitori di quei bambini che mi dicevano di intervenire, girandomi pure i file vocali dei loro figli che sono stati meravigliosi
Tuttavia ora resta da capire come mai, anche a seguito della querela, quella maestra abbia continuato a seguire la bambina. La donna, accennando a un possibile caso di mobbing, ha infatti concluso:
Questa cosa la dice lunga sull’atteggiamento della dirigenza scolastica, poi ho scoperto che non si trattava di singoli episodi ma che mia figlia veniva maltrattata sempre: ed è assurdo che la maestra che ha raccolto le dichiarazioni dei bimbi oggi sia stata lasciata sola.
Il video della settimana