I bimbi afgani arrivati a Roma dopo la fuga da Kabul hanno trovato ad accoglierli in aeroporto a Fiumicino il grande cuore degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, che hanno disegnato e giocato insieme a loro.
Bimbi afgani a Roma, il gesto della Polizia di Stato
Un gesto da sottolineare e di cui andare orgogliosi quello compiuto dagli agenti che nei giorni scorsi hanno accolto all’Aeroporto di Fiumicino decine di profughi provenienti dall’Afghanistan.
Si tratta di persone che in questi anni hanno collaborato con l’Italia e che con la presa del potere da parte dei Talebani avrebbero rischiato delle pesanti ritorsioni. A lasciare il Paese insieme a loro, ovviamente, anche i propri figli. Bambini che dall’oggi al domani hanno dovuto dire addio a tutto ciò che conoscevano, salutare la propria terra, i propri amici, con la chiara prospettiva di non rivederli mai più.
Ecco perché vale doppio quanto fatto dai poliziotti e dalle poliziotte italiane, che hanno organizzato per i bimbi un’accoglienza ricca di umanità di cui andare fieri.
Bimbi afgani a Roma, ma solo se accompagnati da un adulto
Matite colorate, pennarelli, album su cui disegnare, magari un tricolore, la bandiera del nuovo Paese pronti ad ospitarli. Ma anche giochi di prestigio. Gli agenti della Polizia di Stato li hanno consegnati tra le mani dei bambini afgani appena sbarcati a Roma, parlando così una lingua universale, quella dell’amore e della solidarietà.
Non sono mancati gli abbracci, le carezze, verso questi piccoli eroi costretti a subire uno shock senza pari, ma talmente coraggiosi da avere, loro, sorrisi per tutti.
The chaos & fear of people is a testament to the international community’s role in AFG’s downfall & their subsequent abandonment of Afghan people. The future for AFG has bn decided for its people without its people’s vote & now they live at the mercy of a terrorist group. #Kabul pic.twitter.com/k4bevc2eHE
— Omar Haidari (@OmarHaidari1) August 19, 2021
Negli ultimi giorni ha commosso il mondo intero l’immagine del neonato passato dai genitori oltre il filo spinato e affidato ad un soldato. Era la rappresentazione plastica della disperazione degli adulti, che sembravano dire: “Prendete almeno mio figlio, salvatelo”.
Ebbene, come ha precisato il ministro della Difesa inglese Wallace, “nessun minore non accompagnato sarà portato fuori dall’Afghanistan”. Almeno qualche bimbo, però, adesso è al sicuro.
A Marine assigned to the 24th Marine Expeditionary Unit (MEU) calms an infant during an evacuation at Hamid Karzai International Airport, Kabul, Afghanistan, Aug. 20.
— Task & Purpose (@TaskandPurpose) August 20, 2021
(Photo: Sgt. Isaiah Campbell/USMC) pic.twitter.com/bmAz6sS0jG
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