L’estate è ormai alle porte e, finalmente, si avvicina il tempo dell’agognata vacanza al mare. La prospettiva di una bella tintarella e di un tuffo nelle acque limpide è quanto di più rilassante riusciate ad immaginare. Eppure c’è un piccolo neo: come fare a proteggere nel migliore dei modi i vostri bimbi al sole? Proponiamo di seguito alcuni importanti suggerimenti per prevenire eritemi e scottature.
I vostri piccoli, lo sapete bene, amano il mare e non smetterebbero mai di divertirsi in spiaggia con i loro amichetti, realizzando castelli di sabbia e sculture fantasiose, raccogliendo conchiglie e pietre, giocando con la palla (laddove è consentito) o rincorrendosi sul bagnasciuga. Un vero e proprio momento di relax e divertimento perfetto, dunque, che, tuttavia richiede che siano adottate specifiche strategie per evitare che il sole danneggi la pelle del bambino, determinando la comparsa di ustioni ed eritemi più o meno gravi.
In primo luogo raccomandiamo di evitare l’esposizione ai raggi ultravioletti nelle ore più calde della giornata, ovvero dalle undici del mattino alle 16. Inoltre è sempre bene applicare su tutto il corpo una protezione piuttosto alta (ad esempio 30) e coprire il capo del piccolo con un cappello ampio e leggero; il bambino, inoltre, va idratato spesso con acqua e succhi di frutta e di tanto in tanto, è bene portarlo in un luogo ombreggiato. Non dimenticate, infatti, che l’ombrellone non rappresenta un fattore di protezione, in quanto attraverso di esso riescono comunque a penetrare i raggi ultravioletti.
Ad ogni modo è bene precisare che il sole non va considerato come un pericoloso nemico, ma, semplicemente, è necessario prendere nei suoi confronti le dovute precauzioni, in modo tale da garantire a se stessi e ai propri figli una esposizione sicura.
L’Istituto superiore della Sanità, d’altra parte, raccomanda, di non esporre al sole i bambini prima del compimento dei sei mesi.
Cattive abitudini e melanoma
E’ stato dimostrato che il melanoma, ovvero il tumore cutaneo, è più frequente in quei soggetti che, durante l’infanzia, sono stati iper-protetti dal sole, mentre colpisce di meno coloro che sono stati esposti al sole con le corrette precauzioni.
Insomma bimbi al sole sì, ma con giudizio!
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