Quello delle ore di TV, pc o videogame concesse ai bambini è un annoso problema, che, però, vede tutti d’accordo.
Medici, pediatri e psicologi, infatti, avvertono: non più di 2 ore al giorno!
Un recente studio condotto da alcuni ricercatori dell`University of Bristol’s Centre for Exercise, Nutrition and Health Sciences su 1.000 bambini inglesi di 10-11 anni, evidenzia che se si superano le 2 ore al giorno davanti a uno schermo, si hanno maggiori difficoltà psicologiche, dovute alla sedentarietà.
Altri studiosi dell’Università di Sidney in Australia, hanno analizzato gli effetti della Tv su bambini di 6 anni. Le ore di inattività aumenterebbero i rischi cardiovascolari, fin dalla tenera età. Per porre rimedio a questo allarmante rischio, il primo autore di questo studio, Bamini Gopinath, dice che sostituire un’ora al giorno di tempo trascorso davanti a uno schermo con un’ora di attività fisica all’aperto potrebbe essere sufficiente.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Washinghton, inoltre, hanno abbassato ulteriormente l’età dei bambini analizzati, concentrandosi sui primi 2 anni di vita. Troppa TV da 0 a 24 mesi renderebbe i piccoli più taciturni e meno propensi all’ascolto (è del 7% la capacità di ascolto in meno per ogni ora di esposizione allo schermo). La televisione, per i neonati, parla senza comunicare, ma il cervello estremamente ricettivo dei lattanti assorbe come una spugna i segnali e le immagini di una TV costantemente accesa. Tutto questo potrebbe provocare uno sviluppo cerebrale distorto e generare, durante l’adolescenza, concezioni sbagliate in materia di sesso, alimentazione, droga e alcol.
È stato dimostrato, infatti, che sotto i tre anni i bambini guardando la tv non imparano nulla! Per comprendere il significato di quello che vedono, infatti, c’è bisogno delle spiegazioni degli adulti. Kathy Hirsh-Pasek, docente di psicologia alla Temple University spiega che per imparare verbi e termini complessi, i bambini piccoli necessitano del supporto dei genitori.
Guardare la TV da soli non risulta quindi educativo e ad essa non si può attribuire il ruolo di “baby-sitter”. La prima preoccupazione di mamma e papà è impedire che lo schermo diventi semplicemente uno strumento da compagnia, acceso h24, che possa generare forme di dipendenza. Inoltre, è bene evitare la televisione nella cameretta dei figli, le scene di violenza e i TG durante i pasti.
Va inoltre controllato sempre quello che i bambini guardano (anche nel caso di catoni animati) e sarebbe bene prediligere i documentari, sicuramente i programmi migliori.
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