Un padre ha creato una linea di costumi da bagno per bambini e ragazzi transgender, ispirato dalla sua stessa figlia, Ruby.
Padre crea costumi per transgender
Jamie Alexander ha una figlia transgender tredicenne, Ruby. La ragazza non si trova a suo agio con i costumi da bagno, specificamente studiati per maschi e femmine senza tenere conto dei bambini transgender e non binary.
Alexander decide così di creare lui stesso, con l’aiuto della figlia, una linea di costumi. Questi costituiscono solitamente un problema, soprattutto perché al mare o in piscina è necessario scoprire il proprio corpo e indossare costumi molto aderenti che spesso i bambini transgeder trovano scomodi o poco adatti alle proprie necessità, soprattutto nell’età dello sviluppo in cui l’accettazione del proprio corpo e della propria sessualità può costituire un problema.
In piscina o al mare spesso i gender fluid e non binary si trovano a disagio, soprattutto quando cominciano ad attirare l’attenzione del sesso opposto o sono costretti ad esporsi troppo.
Costumi da bagno per bimbi transgender
Jamie e Ruby Alexander hanno fondato la loro linea di costui da bagno nel 2019, ma già hanno ottenuto un notevole successo e ricevuto numerosi messaggi di plauso.
“Mia figlia era solita indossare pantaloncini molto ingombranti in acqua – scrive sui social la mamma di una piccola cliente – ma ora è sicura di sé e felice con i suoi pantaloni da bagno Rubies”.
La piccola Ruby, in particolare, ha deciso di abbinare al lancio della linea anche una serie di messaggi positivi ed inclusivi, in grado di dare coraggio alle persone che si trovano nella sua stessa situazione, con una serie di cartoline scritte a mano incluse in ogni costume venduto.
Per i transgender l’abbigliamento, soprattutto quello intimo, ha sempre costituito un problema. Per proporre una valida alternativa ai prodotti in commercio, padre e figlia hanno realizzato una serie di costumi in due pezzi, ma sono già al lavoro su una linea di costumi interi e di intimo.
Il loro sogno è vedere un giorno i negozi di abbigliamento non più rigidamente suddivisi in maschi e femmine, ma che propongano abiti in grado di soddisfare indifferentemente i due sessi e anche chi è binary o gender fluid.
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