Un bimbo di quattro anni ha ingoiato accidentalmente una disk battery, comunemente detta pila a bottone. Il microscopico dispositivo è rimasto incastrato nell’esofago per alcuni giorni, ma l’equipe medica dell’ospedale Bambino Gesù a Roma è riuscito ad asportarlo, salvando la vita al piccolo.
Il bambino aveva accidentalmente ingoiato la pila, probabilmente mentre giocava
Forse stava giocando con un videogame o con un giocattolo elettronico il bimbo di quattro anni che circa venti giorni fa a Roma ha ingoiato accidentalmente una pila a bottone. A causa dei forti dolori addominali avvertiti dal piccolo, i genitori lo hanno portano di corsa all’ospedale Bambino Gesù. Attraverso una radiografia i medici hanno individuato l’oggetto incriminato che stava già provocando danni all’esofago a causa della fuoriuscita di elettroliti, velenosi e potenzialmente letali per l’uomo.
Un delicato intervento per via endoscopica ha salvato la vita al piccolo
La pila a bottone si era bloccata proprio tra l’esofago e l’intestino, a tre millimetri dall’arteria aorta; data la delicatissima posizione del dispositivo il bambino è stato sottoposto rapidamente ad un intervento in laparoscopia, assistito da un’equipe medica pronta ad intervenire tempestivamente in caso di complicazioni o gravi emorragie. Grazie alla comprovata esperienza dei chirurghi, l’asportazione della pila è avvenuta con successo. Il piccolo paziente è stato tenuto sotto osservazione per due settimane e da qualche giorno è tornato a casa in perfette condizioni di salute.
Può sembrare sorprendente, ma dallo scorso anno al Bambino Gesù sono arrivati 500 bambini che avevano ingerito piccoli oggetti di cui il 15% pile e batterie. La maggior parte di questo corpi estranei vengono espulsi attraverso le feci, ma molti devono essere estratti chirurgicamente. Dal 2017 a oggi, sono stati quasi cento gli interventi per via endoscopica eseguiti nell’ospedale romano, fortunatamente tutti con esito positivo.
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