Respinto il ricorso di una donna ritenuta co-responsabile della morte del figlio di tre anni, investito da un auto a Messina.
Per la corte di Cassazione chi non tiene per mano un minore durante l’attraversamento pedonale concorre all’omicidio colposo.
La donna aveva l’obbligo di tenere il figlio per mano
Ogni anno il numero delle vittime della strada non accenna a diminuire. Automobilisti privi di scrupoli vanno, il più delle volte, a velocità sconsiderate, ignorando il dovere di rallentare in prossimità delle strisce pedonali.
Così un attimo di disattenzione può considerarsi fatale. L’ennesimo episodio si è verificato, qualche tempo fa, a Messina, dove un bambino di tre anni è stato brutalmente investito da una donna che procedeva a grande velocità con la sua vettura lungo una delle arterie principali della città.
A causa dello scontro il bambino ha riportato gravi lesioni endocraniche e dopo qualche giorno è deceduto, perdendo così la sua giovanissima vita.
Le indagini della procura hanno rapidamente stabilito il concorso di colpa tra l’automobilista e la madre del bambino, evidentemente disattenta al momento della tragedia.
La Corte di Cassazione ratifica il concorso di colpa per omicidio colposo
La madre della piccola vittima aveva tentato il ricorso, prima al Tribunale e poi presso la Corte di Appello, affermando che il nesso di causalità tra la sua condotta e la scellerata guida dell’automobilista non sussisteva.
Mancava il giudizio della Cassazione che però si è dimostrato perentorio: con sentenza 29505/2018 i giudici hanno condannato la madre per concorso di colpa nell’uccisione del piccolo.
In presenza di un minore infatti, l’adulto ha l’obbligo di assicurarsi che ci siano tutte le condizioni di sicurezza per l’attraversamento e deve attuare tutte le precauzioni necessarie a garantire la salvaguardia del bambino.
In altre parole, per la Cassazione, simili tragedie possono essere evitate se l’adulto accompagna adeguatamente il minore, controllando innanzitutto che non passino automobili nel momento dell’attraversamento e poi stringendo la mano del bambino lungo tutto il tragitto.
Chiunque non si attenga a tali procedure di sicurezza è perseguibile penalmente e si macchia del reato di concorso di colpa per omicidio colposo.
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