Avvicinare i bambini, sin dalla tenera età alle tematiche del biologico, non basta più: da adesso in poi la parola d’ordine è fargli “sporcare” le mani e renderli partecipi alla cura in prima persona di un mondo sempre più sostenibile e vivibile. I futuri cittadini del domani possono imparare ben presto quanta soddisfazione possa dare il lavoro manuale e, soprattutto, la cura della terra e dei suoi frutti: questo è il senso dell’iniziativa “Bio Orti nelle scuole” che, a Milano, ha visto coinvolti numerosi bambini degli istituti comprensivi (dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di I grado) della città.
Con l’entusiasmo della loro età, i piccoli agricoltori si sono vestiti di tutto punto (stivali ai piedi, pantaloni da lavoro e strumenti per la terra fra le mani) e si sono cimentati nell’arte della coltivazione: seguiti dagli insegnanti hanno creato dei veri e propri bio orti nelle scuole, prendendosi cura di tutto l’iter, dal dissodare il terreno fino alla raccolta dei frutti.
L’imperativo comune a tutti i partecipanti è stato quello di coltivare frutta e verdura seguendo il metodo biologico: bando, quindi, a pesticidi chimici di sintesi e via libera alla tecnica di rotazione.
Si è trattato di un’esperienza unica e di impagabile valore: i piccoli studenti hanno così potuto costruire con le proprie mani il loro orto e hanno visto come, anche senza prodotti industriali, questo potesse essere fertile e generoso di frutti della terra.
Ad accompagnare i ragazzi in quest’avventura, oltre a insegnanti e agronomi, c’erano anche genitori e nonni: per tutta la famiglia, quindi, una bellissima lezione su come avere la possibilità di avere prodotti biologici e a chilometri zero con un po’ di impegno, ma anche con tanta soddisfazione e – perché no – un pizzico di divertimento; dunque, perché non prendiamo spunto anche noi da questa iniziativa e la riproduciamo nei nostri giardini?
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