Le elezioni politiche si sono appena concluse e già si valutano le conseguenze. Fra di esse potrebbe esserci l’abolizione del Bonus Figli a Carico, in fase di studio da parte del Parlamento uscente. I risultati delle elezioni rimettono in discussione tutto il percorso già svolto dalla proposta di legge sul Bonus, visto che la Commissione Finanze del Senato subirà a breve profondi cambiamenti.
Cos’è il Bonus figli a carico
La proposta di legge sul Bonus per i Figli a Carico era ancora in fase di studio in Senato. Questa prevedeva circa 150 euro mensili per i figli fra gli 0 e i 18 anni e una cifra inferiore, attorno ai 100 euro, per i figli fra i 19 e i 26 anni. Il tutto rapportato al reddito della famiglia e all’ISEE.
Cosa accadrà a questa proposta di legge per il momento non è ancora chiaro. Il Bonus avrebbe dovuto debuttare già a fine 2017, ma è rimasto fermo alla Commissione Finanze del Senato, che ora verrà profondamente ridisegnata. I risultati delle elezioni hanno infatti messo in secondo piano l’importanza del PD, partito promotore del Bonus, in favore del Movimento 5 Stelle, che non prevedeva questo incentivo nel proprio programma elettorale.
Il futuro del bonus figli a carico
Il futuro del Bonus attualmente è molto incerto. Non vi sono ancora né notizie né previsioni su quali saranno gli impegni del nuovo Governo e quindi non si sa ancora se l’idea del Bonus verrà portata avanti oppure no. Questo incentivo alle famiglie con figli faceva parte del programma del PD, che è uscito sconfitto dalle elezioni, per cui è probabile che il Partito Democratico non abbia oggi la forza di portare avanti questa sua creatura.
Il Movimento 5 Stelle, attualmente primo partito in Italia, non ha nel suo programma alcun Bonus per i Figli a Carico, visto che la sua proposta per il welfare si concentra principalmente sul reddito di cittadinanza. Sembra quindi plausibile supporre che, almeno per il momento, la proposta di legge sul Bonus Figli a Carico rimarrà congelata.
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