Una volta il parto tra le mura domestiche era la prassi, oggi sembra un evento che ha un che di bucolico e, per certi aspetti, viene visto come un’involuzione piuttosto che come una cosa normale. Ma come mai si è arrivati a questo punto? Intanto occorre differenziare e sottolineare che non da per tutto è così. La rarità del parto in casa è affare prettamente italiano, come se le donne del nostro Paese non fossero più in grado di avere una gravidanza fisiologica e un parto naturale. Ma è davvero così? Certo che no. La “moda” del parto medicalizzato sembra essere letteralmente esplosa negli anni ’60, complice una rivoluzione culturale e un femminismo che hanno portato anche a diversi effetti collaterali dell’emancipazione femminile.
Secondo le stime, in Italia sarebbero circa 1000 i parti naturali all’anno, un numero davvero irrisorio se confrontato ai dati dell’Olanda, dove 1 donna su 3 partorisce naturalmente in casa e, cosa ancora più grave, se raffrontato al numero dei parti cesarei d’emergenza. Lecito fare le proprie ipotesi. Resta il fatto che in Olanda le donne non solo hanno piena libertà nella scelta del luogo dove partorire, ma sono perfino incentivate a partorire in casa con un kit apposito. Il box per il parto viene fornito gratuitamente a tutte le donne un mese prima della data del parto presunta e contiene lenzuola plastificate, garze sterili, assorbenti post partum, gel disinfettante e detersivo delicato per i panni, oltre a un grazioso pupazzetto per il nascituro.
Hanno diritto al box col kit tutte le donne che hanno una regolare assicurazione sanitaria (il sistema sanitario in Olanda funziona per assicurazioni). A disposizione della partoriente due ostetriche e una puericultrice che seguiranno tutte le fasi del parto. La figura dell’ostetrica in Olanda è rimasta protagonista indiscussa delle nascite, cosa che in Italia è diventata appannaggio di chi cerca informazioni e si documenta. Naturalmente per procedere col parto domestico occorre che la partoriente goda di ottima salute, pressione nella norma, anemia fisiologica e gravidanza senza problemi. Chissà che anche in Italia le cose inizino a cambiare e si segua l’insegnamento Olandese di ricorrere all’ospedale solo in caso di vero bisogno, motivo per cui la partoriente può partorire in casa solo se questa dista massimo una mezz’ora dalla struttura sanitaria più vicina.
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