La calendula è una pianta dal caratteristico fiore giallo, utilizzata da oltre un secolo come rimedio naturale per tante affezioni e nella cosmesi.
Se gli inverni sono miti possiamo raccoglierla nei primi giorni del mese, infatti il suo nome latino allude proprio al fatto che fiorisce in tale periodo.
Chi ancora non la conosce, potrà trovare qui pratici consigli per il suo utilizzo.
Si può raccogliere facilmente in campagna, dove cresce spontaneamente o coltivarla in giardino e utilizzarla per produrre l’oleolito o maschere purificanti, ma anche un utilissimo unguento. Per chi non vuole cimentarsi nel fai da te, basterà recarsi in una comune erboristeria per trovarla sotto le forme appena menzionate già pronte.
Questa pianta è un vero portento, fungicida, antibatterica, antidolorifica, trova larghissimo impiego nella fitocosmesi e tra i rimedi naturali. Il suo infuso, per esempio, è molto utile per combattere i dolori mestruali: si deve portare a ebollizione dell’acqua con un cucchiaio di fiori, l’infuso va poi lasciato un paio di minuti a riposo e colato. Bere almeno 15 giorni prima dell’arrivo della mestruazione una volta al giorno prima del pasto principale.
Per gli arrossamenti da pannolino si può fare l’oleolito. Si lavano i fiori e si asciugamano accuratamente, poi si immergono in olio che può essere d’oliva, ma anche di mandorle, si versa all’interno di vasetti di vetro da esporre alla luce del sole e della luna per 15 giorni, dopo di che si filtra con una garza, quindi si conserva l’olio in flaconi di vetro oscuro.
Se invece mescoliamo due cucchiai di farina di avena, 3 cucchiai di infuso di calendula e un cucchiaino di miele, otteniamo un composto che possiamo applicare sul viso per circa 20 minuti, dopo di che si sciacqua con acqua tiepida o con dell’ulteriore infuso di fiori di calendula. Questa maschera lenitiva donerà freschezza al nostro viso e calmerà eventuali irritazioni.
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