Quella del cibo è una straordinaria tavolozza di colori che ogni giorno portiamo sulla nostra tavola, ma che non sempre sappiamo apprezzare e “usare” come dovremmo: primo, secondo e contorno, abbinarli mettendo d’accordo gusto e calorie non è facile, soprattutto quando si è alle prese con i bambini.
E allora, per insegnare ai pargoli segreti e piaceri della corretta alimentazione può venire in soccorso un libro, “Camilla e il pirata Caravaggio”, una gustosa favola che si snoda fra pittura e cucina, sullo sfondo di una Puglia carica di ulivi e mandorle.
Immaginate un gruppo di piccoli esploratori che un giorno capita nei pressi di una casetta di pietra – anzi, un trullo – con la porta rossa e una minacciosa bandiera piratesca che sventola dal tetto: l’avventura di Camilla, Filippo e dei loro amici comincia proprio così e catapulta i piccoli nel rifugio del cattivissimo pirata Caravaggio, pronto a friggere in padella chiunque mangi male e in fretta, senza apprezzare i sapori, le proprietà dei cibi e il piacere dello stare insieme a tavola.
Oltre che una buona forchetta, il pirata è anche appassionato d’arte e nella sua casa i piccoli incontreranno i personaggi di tanti quadri “parlanti”, che prendono la parola dalla tela per raccontare la magia del cibo. Da “La lattaia” di Vermeer agli strambi ritratti dell’Arcimboldo, passando per “Il mangiafagioli” di Annibale Carracci, fra le pagine di questa storia scorrono alcune fra le più belle opere d’arte che ruotano intorno al tema del cibo, in un percorso che dimostra come mangiare sia un’esperienza che passa dal palato ma in realtà coinvolge i cinque sensi (non da ultimo la vista).
Farsi liberare dal pirata Caravaggio si può? Certo, basta preparargli una ricetta squisita! Chissà se i piccoli ci riusciranno…
Oltre alla favola, alla fine del libro troverete tante schede con divertenti test e suggerimenti per giocare con il cibo scoprendone i colori, le forme, le parole.
Insomma, un’ottima proposta di lettura, perfetta per un pomeriggio da completare con una merenda home made!
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