Camminare in punta di piedi, per molti bambini, è un’esperienza anche piacevole.
Questo comportamento può dare al bambino che sta scoprendo il mondo informazioni diverse da quelle che ottiene camminando normalmente. Ma cosa fare se i bambini camminano solo sulle punte?
Senza dubbio ci sono molte spiegazioni al fenomeno e non tutte rappresentano un “problema” da risolvere. In ogni caso, per ogni dubbio è sempre meglio rivolgersi al pediatra di fiducia.
Camminare in punta di piedi: il riflesso di Babinski
Si presenta nel bambino appena nato, è una reazione automatica ma che dovrebbe scomparire entro il secondo anno di vita.
Di solito il riflesso di Babinski si inibisce quando il bambino comincia a strisciare, operazione fondamentale per lo sviluppo psicomotorio del piccolo. I neonati che non strisciano possono mantenere attivo questo riflesso che potrebbe far scattare il meccanismo di camminare sulle punte per evitare di sentire fastidio sotto al piede.
In questo caso è importante fare degli esercizi per inibire il riflesso di Babinski.
Camminare in punta di piedi: le disfunzioni nell’integrazione sensoriale
Alcuni bambini possono essere particolarmente sensibili ad alcuni stimoli –come suoni, odori, abiti- o, al contrario, possono essere poco sensibili (sembra che non si facciano mai male, non hanno paura delle altezze o dei movimenti bruschi).
Quando l’ipersensibilità si manifesta nella pianta del piede è probabile che il bambino cammini con la punta per evitare il contatto col suolo.
Camminare in punta di piedi: quando si tratta di stati emozionali
Stress, tensione emozionale, paura, ansia, insicurezza… tutti questi sentimenti bloccano il bambino, sia fisicamente che emozionalmente. In questo modo si rallenta lo sviluppo e l’apprendimento del piccolo. Questi stati emozionali di stress e ansia, fastidiosi per gli adulti, possono essere incontrollabili per un bambino e possono portare alla tensione e all’accorciarsi della muscolatura della parte dietro del corpo (collo, spalle, gambe). Quindi questo fa accorciare i muscoli dei polpacci e della caviglia, spingendo il bambino a camminare più comodamente sulle punte.
In ogni caso, camminare sulle punte è una cosa normale quando il piccolo inizia a camminare e durante i primi 12-18 mesi di vita. Se questo fenomeno persiste in maniera costante anche dopo questa età è bene valutare la situazione, che potrebbe dipendere anche da problemi neurologici più seri delle cause citate sopra.
Per questo, lo ripetiamo, in caso di dubbio consultare sempre il pediatra.
Il video della settimana
Sepora Sole