Giocare per i bambini, è una cosa seria! Attraverso il gioco, infatti, il bambino esprime tratti importanti della propria personalità e riesce a comunicare stati d’animo spesso nascosti.
Resistere alla tentazione di indirizzare i propri figli verso alcuni tipi di giochi, e limitarsi ad osservare i piccoli nei momenti di tempo libero, è una buona abitudine per i genitori che vogliono scoprire qualcosa di più sui propri bambini.
I diversi stili di gioco dei piccoli, infatti, possono raccontare tanto del loro umore, diventando indicatori importanti per un’analisi più accurata.
Vediamo quindi a quali dinamiche del gioco prestare più attenzione e come interpretarle.
1. La ripetizione dello stesso gioco, ogni giorno
Si sa, i bambini amano la routine e trovano, nella ripetizione, un solido punto fermo, indice di sicurezza.
Tuttavia, se il bambino tende a giocare per troppo tempo con lo stesso gioco, la ricerca di familiarità potrebbe trasformarsi in paura dell’ignoto ed incapacità di lasciarsi andare alle novità. Forse il piccolo ha paura di fallire e non essere all’altezza di attività sconosciute. Il ruolo dei genitori, in questo caso, è quello di affiancare il bambino, senza rompere i suoi equilibri o prevaricare, aiutandolo a sentirsi sicuro di sé e a stimolare i suoi sensi attraverso il gioco.
2. I can’t get no satisfaction
Al contrario, molti bambini corrono tra un gioco e l’altro, senza trovare apparente soddisfazione. Un atteggiamento così frenetico può essere sintomo di uno stato d’ansia, che impedisce al bambino di allentare i freni e lasciarsi trasportare del gioco.
3. Gioca sempre alla lotta
Nella sua cameretta è sempre guerra? Giocare alla lotta può essere un modo sano per sfogare la rabbia e lo stress, ma se il bambino non riesce ad alternarlo con altre attività può essere un campanello d’allarme, indice di un’aggressività elevata e repressa.
4. Non sa giocare da solo
Se il vostro bambino non è in grado di ritagliarsi dei momenti per giocare in solitudine e cerca sempre di coinvolgervi, potrebbe stare cercando di comunicare che ha bisogno di essere rassicurato. Non negategli la vostra presenza, ma aiutatelo, in altri ambiti, a sviluppare autostima.
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