La maternità non è soltanto gioia, lo sa bene Kylee, questa giovane mamma che nel suo sfogo diventato virale, si sfoga contro una società che vuole a tutti i costi una mamma perfetta, felice e sorridente, senza fare i conti con l’ombra della depressione post-partum, mostro silenzioso sempre più presente nel periodo del puerperio.
Il ruolo degli ormoni nella gravidanza e dopo il parto
L’organismo della donna, dal momento in cui concepisce al dopo parto, subisce un continuo uragano ormonale. In particolare, con la nascita del bambino, gli ormoni in circolo fino a quel momento, scendono improvvisamente, causando un disequilibrio che spesso incide nello sviluppo della depressione post-partum.
Questo avviene perché estrogeno e progesterone diminuiscono drasticamente e lo sbalzo ormonale influisce sull’umore e sul benessere della neo mamma.
Non capita di rado che entro i tre mesi dal parto, si manifestino i primi sintomi campanello d’allarme della depressione, caratteristica di questo delicato momento.
Lo sfogo di Kylee, perché una mamma non può lamentarsi?
Kylee dipinge la maternità come pochi la vedono. Non tutto rose e fiori, sorrisi e risate, ma mostra il volto di una mamma stanca, stremata, che piange. Il motivo forse non lo conosce neanche. L’unica cosa di cui è certa e che denuncia nel suo lungo post, è che si sente molto diversa dall’immagine perfetta ed idilliaca che la società dipinge sulla puerpera.
Una neo mamma non è sempre felice. I suoi figli sono sani e lei è felice di questo, ma tante, troppe cose le impediscono di rispecchiarsi nell’icona della mamma perfetta che siamo abituati a ricercare.
Anche le mamme hanno il diritto di piangere
Una mamma che piange perché ha sonno.
Perché la nottata è stata lunga dietro ai suoi bambini alle prese con i primi dentini.
Una mamma stremata che ha bisogno di ritagliare un po’ di spazio per se stessa.
Per una doccia.
Per un pisolino.
Una mamma che si sente sola e incompresa, che si vergogna per i sentimenti e le emozioni che prova, quando al culmine della sua stanchezza fisica e mentale, piange e urla contro i sui figli, allontanandosi dallo standard di mamma che tutti ricercano.
Ma una mamma che nonostante tutto, anche se sbaglia, ama i suoi figli.
Perché avere 3 bambini al di sotto dei tre anni, da gestire nello stesso tempo, non è semplice, come non lo è adattarsi ad uno stile di vita completamente differente da quello che si aveva prima della maternità.
Kylee istruttrice di fitness, a cui è stata diagnosticata una depressione post-partum tardiva quando i suoi gemellini avevano un anno, ha scritto un post per testimoniare che la maternità non è soltanto gioia. Che esiste la tristezza e anche la depressione. E tutte le mamme che si rispecchiano nella sua immagine, nelle sue foto, nelle sue parole, devono sapere che non sono sole. Non sono sbagliate. Devono soltanto trovare il giusto supporto.(p)
La depressione post-partum, cosa è e come si riconosce?
Questa patologia, che viene diagnosticata da uno specialista, si manifesta nei primi mesi dopo il parto e può interessare anche i papà. Lo sbalzo ormonale è la causa scatenante del disturbo e l’intervento repentino e il giusto sostegno e supporto, consentono alla neo mamma di acquisire le sue facoltà.
Una mamma depressa non è in grado di accudire il neonato e fatica a prendersi cura anche di sè stessa. Vedere una mamma piangere, spesso triste e accompagnata da una sensazione di insoddisfazione, dovrebbe accendere un campanello di allarme negli affetti più vicini e cercare un supporto, anche medico.
La depressione non deve creare vergogna, la società impone che l’immagine di una mamma sia sorridente e felice, ma non sempre è così, 1 donna su 10 soffre di depressione post-partum e necessita non di critiche ma di aiuto concreto.
La depressione va curata con farmaci prescritti dallo specialista, che possono essere: antidepressivi e ansiolitici.
Attenzione a non confonderla con il baby-blues, la sensazione di vuoto e malinconia, tristezza e inquietudine che insorge quasi immediataente dopo il parto, a causa dei differenti livelli ormonali e delle fatiche del parto. Questa tende a svanire entro 15 giorni ed è un fenomeo comune che interessa circa il 70% delle puerpere.
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