Non sono “figli pelosi”, non sono “la nostra compagnia”, non sono “il miglior amico dell’uomo”, sono semplicemente CANI e rispettarli seguendo la loro natura vale davvero molto di più!!
Osservarli per capire qual è il ruolo adatto a loro
I cani sono una specie diversa dalla nostra. Punto. Già questa consapevolezza o in alcuni casi presa di coscienza dovrebbe attivarvi un alert “Ma IO il mio cane, lo sto trattando da cane?”.
Comprendere e rispettare la natura etologica di specie è il primo passo per aiutarli a definire il loro ruolo all’interno del branco/famiglia.
Ogni cane ha un proprio carattere che si forma anche attraverso esperienze positive o negative che vive, ma nel suo genoma sono ben definite determinate inclinazioni di razza dovute a secoli di selezione da parte degli allevatori, specifiche motivazioni che sono il motore delle sue azioni quotidiane. Lo stesso vale per i meticci, sono il mix di qualche razza anche i figli dei randagi che a loro volta sono un patchwork unico di cui non sempre è immediato capirne la razza, ma un esperto del comportamento canino potrà aiutarvi a individuare motivazioni e punti di forza su cui focalizzarvi nel vostro obiettivo di identificazione dei ruoli.
Dal punto di vista etologico, il cane ha bisogno di sapere cosa può fare nella vita quotidiana insieme a voi, quali siano i suoi obiettivi e come può aiutare il suo branco, se non siete voi a dirgli tutte queste cose sarà lui a deciderle autonomamente! È inevitabile!
Osservare e studiare le reazioni del vostro cane sarà un altro passaggio importante per trovare il suo ruolo perfetto nel vostro branco/famiglia, non date per scontato che a lui piaccia “solo” correre dietro alla pallina, ma osservatelo per qualche giorno per capire che cosa fa.
Per esempio resta ore a osservare chi passa davanti al cancello di casa? Il vostro cane potrebbe essere un eccellente controllore che verifica che non ci siano novità che riguardano la sua proprietà, questo comportamento potrebbe già essere un ruolo che il cane ha identificato in autonomia, rinforzarlo e dirgli che ci piace molto il suo modo di “fare la guardia” quindi gratificare questo comportamento potrebbe sicuramente essere d’aiuto al vostro cane.
Un altro esempio potrebbe essere: il vostro cane adora dormire a pancia in su sopra al divano ma al minimo rumore scatta come una molla e abbaia come un pazzo, potrebbe essere un cane con una dote di vigilanza alta e in un branco in libertà sarebbe una risorsa preziosa per allontanare e segnalare agli altri membri canini che c’è un pericolo. Questo comportamento tendiamo tutti a smorzarlo perché considerato “fastidioso”, invece se rinforzato nel momento corretto quindi con un “bravo” accompagnato da un veloce controllo esterno del problema e un conseguente “è tutto a posto, andiamo a …” con il tempo ridurrete gli abbai perché gli insegnerete che certi rumori non costituiscono un problema, mentre imparerà ad abbaiare ai rumori nuovi e insoliti nella vostra quotidianità.
Segnalare situazioni che destano pericolo è un ruolo del cane all’interno del branco, esattamente come fare la guardia, rinforzando nel modo corretto questi comportamenti darete al cane un obiettivo nella vita e di conseguenza si sentirà gratificato.
Osservate anche come si comportano con i vostri figli, per esempio i cani da pastore tendono a controllarli come fossero piccole pecorelle smarrite radunandoli girandogli intorno, mentre i cani da guardia tendono a frapporsi tra vostro figlio e gli altri, i retriever potrebbero prendere i bimbi per un braccino con la bocca (con delicatezza ovviamente!) e portarli in giro con orgoglio, questi tipi di comportamenti non vanno rinforzati, in questi casi è chiaro che non avete definito un ruolo al cane e lui ha deciso in autonomia, non è di conseguenza colpa del cane ma è colpa di noi umani che ci siamo dimenticati di rispettare e dare spazio alla loro natura!
Impariamo a rispettarli per ciò che sono
Il cane è una creatura che necessita di regole ben chiare, in un branco che vive allo stato brado se mancano le regole si rischia la sopravvivenza della stirpe quindi avere uno schema chiaro e ben oliato dei ruoli è fondamentale, nel momento in cui il cane entra in casa vostra non dimentica i suoi bisogni etologici, non si scorda di essere un cane e non mette da parte i suoi istinti in virtù di una vita di agi tutta divano, vestitini e pappe buone, resta sempre e comunque un cane e noi abbiamo l’obbligo morale e affettivo di ricordarcelo e fargli vivere anche degli aspetti di vita più canini e meno umani!
Nessuno pretende che mandiate i vostri figli insieme ai cani a cacciare nel bosco a mani nude, potrebbe essere un bellissimo gioco di ruolo simulare “un giorno di vita da cani in libertà” ma indubbiamente poco pratico e anche piuttosto utopico!!
Nel mentre che vi documentate e li osservate attentamente per capire le motivazioni del vostro cane potete cominciare a fare delle piccole attività insieme a lui che sono utili a prescindere, perché permettono al cane di espletare comportamenti naturali e rinforzano la vostra relazione.
Quando uscite in passeggiata insieme a loro, ritagliatevi del tempo per lasciarli annusare liberamente, senza correggerli perché “si fermano ogni 2 passi per annusare e non si va più avanti”.
Se la passeggiata deve essere fatta per LORO, che ci mettano 15 minuti per fare 10 metri a noi poco importa, a loro invece fate un grande regalo, quello di esplorare un oggetto captandone ogni molecola odorosa che lo compone, quella di perlustrare un territorio seguendo i suoi ritmi, quella di allenare e soddisfare la sua curiosità nei confronti degli stimoli olfattivi esterni!
In questi momenti preziosi cercate di tenere sempre il giunzaglio morbido e non teso, ogni vostra tensione interrompe la loro attività olfattiva perché attraverso il guinzaglio voi comunicate “qualcosa” al vostro cane e la tensione su una pettorina o un collare non sono d’aiuto se vogliamo lasciarli liberi di esprimere sè stessi.
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