Huggy Wuggy è il nome di un nuovo personaggio che sta spaventando tanti bimbi (e genitori) attraverso i social. In particolare su YouTube e TikTok compare sempre più spesso questo bizzarro peluche blu dai denti particolarmente aguzzi.
Comparso in un videogioco horror pensato pensato per i giovani dai 12 anni in su e lanciato nell’ottobre 2021, ora Huggy Wuggy sta facendo sempre più spesso capolino nei trend e nei video di molti social frequentati anche da utenti molto più piccoli, suscitando così crescente preoccupazione nei genitori.
Cos’è Huggy Wuggy?
Si tratta di un grande peluche colorato di blu, dotato di denti acuminati e di braccia molto lunghe e sottili. Di fatto è il personaggio cattivo presente nel videogioco britannico Poppy Playtime, format horror rilasciato da Mob Media nell’ottobre dello scorso anno e ideato per un pubblico dai 12 anni in su (classificazione PEGI 12).
Obbiettivo del videogame è infatti quello di muoversi con il proprio personaggio attraverso gli spazi abbandonati, angusti e bui di un vecchio negozio di giocattoli, cercando di risolvere sfide ed enigmi, di liberare i dipendenti della bottega, ma al contempo sfuggendo da creature malvagie tra le quali appunto spicca questo peluche blu dall’andatura dinoccolata ed inquietante.
L’approccio pare molto simile a quello del noto gioco survival horror Five Night at Freddy’s, dove erano i robot i principali mostri dai quali scappare, o dell’altrettanto popolare Slender Man, entità priva di volto che ha ottenuto un enorme successo mediatico anche attraverso trasposizioni cinematografiche e riproposizioni in altre storie del mondo horror.
Nel videogame del 2021 Huggy Wuggy si incontra nei corridoi oscuri del contesto di gioco, e possiede l’abilità di bloccare l’avatar di ogni giocatore e di ucciderlo per impiccagione.
Quanto sta accadendo da qualche mese è però un prodotto secondario del videogioco con questo spaventoso mostro blu : su alcune delle principali piattaforme social utilizzate anche da tanti bambini, Huggy Wuggy è diventato un trend.
Non siamo di fronte per fortuna ad un nuovo Jonathan Galindo, ma parliamo comunque di un personaggio che con la sua comparsa su YouTube e TikTok sta spaventando molti bambini, e che di conseguenza sta preoccupando anche tanti genitori.
Il fatto che sia un trend purtroppo implica la sua comparsa sempre più pervasiva sui social, molti lo ritrovano nelle stories di pagine seguite e purtroppo anche in numerosi video di personaggi oggi di moda tra i bambini.
I Me Contro Te hanno infatti realizzato diversi video su questo personaggio, ma ricordiamo che gli spettatori di questi video sono ben al di sotto della soglia dei 12 anni. La stessa cosa era avvenuta con la famosa serie tv Squid Game (vietata ai minori di 14 anni).
Diversi genitori hanno anche deciso di segnalare alla polizia questa sempre più frequente comparsa indesiderata, sperando in tal modo di limitarne la circolazione e tutelare così i propri figli più piccoli. Episodi di ansia e disturbi del sonno possono essere i primi effetti indesiderati che questo personaggio può provocare negli utenti più giovani.
La canzoncina horror di Huggy Wuggy
Non soltanto il contesto e l’ambientazione di Poppy Playtime ben evidenziano come questo videogioco sia stato pensato per un pubblico più grande, ma anche i comportamenti del personaggio Huggy Wuggy.
Se infatti nel Kent alla Deel Parish Primary School il corpo docente ha dovuto convocare con urgenza i genitori di numerosi alunni letteralmente paralizzati dall’inquietante mostro blu, anche in Italia questo peluche sta creando una crescente ondata di preoccupazione tra molte mamme e papà anche per via della raccapricciante canzone che è solito canticchiare nell’approssimarsi alle sue vittime.
Invitando i malcapitati personaggi del videogame ad avvicinarsi e abbracciarlo infatti Huggy Wuggy richiama più volte vocaboli legati al sangue, ai morsi, all’impossibilità di scappare e infine anche alla morte imminente. Del resto il conclusivo “Non vuoi venire ad abbracciarmi? Abbracciami finché non muori” suscita un brivido freddo lungo la schiena anche di tanti adulti.
Cosa possiamo fare come genitori ?
Come per tutti gli altri fenomeni social che abbiamo elencato poco sopra (Squid Game, Johnatan Galindo) la cosa più importante è monitorare e possibilmente limitare l’accesso autonomo ai social e video inadeguati da parte dei nostri bambini.
Un bambino esposto senza filtri al web rischia di incappare in contenuti non pensati per lui e quindi poco comprensibili per la loro vera natura (satira o intrattenimento). L’altra cosa importante è quindi rimanere informati di queste nuove tendenze e di supervisionare per quanto possibile ciò che fanno i figli sul web.
Il compito del genitore, per i bambini più piccoli, è quello di fare da intermediario, cioè di selezionare i contenuti più adatti e anche di fornire spiegazioni al bambino se necessario.
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