Dopo le polemiche che hanno preso di mira Paola Turani, che sui social è stata attaccata in quanto si era dichiarata stanca per dover accudire costantemente il figlio, ora è il momento della famosa influencer e “make up artist” Clio che durante una vacanza con le figlie ha portato con sé la tata per avere un aiuto.
Le mamme sono al primo posto tra le persone prese di mira sui social, sia che svolgono questo compito a tempo pieno, magari lasciando il lavoro, oppure se dichiarano la loro stanchezza o assumono una persona per farsi aiutare.
In tutti i casi sui social arrivano immediatamente i commenti del tipo “peggio per te che i figli li hai voluti” oppure “Vergogna, porti la tata in vacanza”. Questa è l’accusa che è stata rivolta proprio a Clio Zammatteo, la influencer che ha commesso il “peccato” di andare in vacanza insieme alla tata.
Clio ha risposto alle critiche direttamente dal Trentino, dove si trova in vacanza in Val di Fassa, ricordando che le figlie non sono relegate tutto il giorno in albergo curate dalla baby sitter ma partecipano alle attività vacanziere della famiglia con lei stessa e con il marito Claudio Midolo.
Chiedere aiuto non è un errore
Clio Zammatteo ha spiegato che chiedere aiuto quando occorre non è un errore e che le vacanze trascorse in questo modo sono ancora più belle e le figlie sono sempre felici e sorridenti.
Allo stesso tempo la make up artist ha sottolineato di non sentirsi assolutamente in colpa per la decisione di farsi aiutare dalla tata anche durante il periodo di vacanza.
La 39enne veneta ha anche ampliato questa riflessione ed ha voluto puntare il dito contro il falso moralismo che impera sui social riguardo alla maternità, con le critiche che arrivano anche per motivi esattamente contrari l’uno all’altro.
Per questo, secondo Clio, la soluzione migliore è quella di ignorare del tutto le critiche e proseguire per la propria strada tenendo presente che ogni madre conosce quali sono le soluzioni migliori per i propri figli. Lo sfogo di Clio ha avuto molti messaggi di sostegno, sicuramente più numerosi di quelli di critica.
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