“Cameriere, mi mette in carta questo trancio di pizza? Anche una vaschetta per quest’avanzo di lasagna…”: quante di voi a cena al ristorante hanno il coraggio di chiedere di portar via quel che resta nel piatto? Da una parte i tabù sociali, dall’altra la necessità di lottare contro lo spreco alimentare, gli italiani scelgono il bon ton o l’etica?
A fotografare le nostre abitudini a tavola ci ha pensato un’indagine della Coldiretti, da cui emerge che soltanto il 20% degli italiani chiede di portar via gli avanzi dal ristorante o dalla pizzeria. Per tutti gli altri (il 25%) questo comportamento è considerato sconveniente, un gesto da poveracci o da cafoni. Ma c’è anche chi (il 28%) risolve il problema alla base ripulendo il piatto senza far avanzare nulla.
Da un lato, quindi, l’esigenza di non buttare via il cibo è percepita e spinge a mangiare tutto fino all’ultimo boccone (“È peccato buttare la roba”, direbbero le nonne); dall’altro, però, a chiedere gli avanzi ci si vergogna.
Così, quella che in America chiamano “Doggy bag”, la famigerata vaschetta per portar via gli avanzi dal ristorante, in Italia resta un tabù. Mentre ci preoccupiamo di essere “eleganti”, però, ogni anno buttiamo nel cassonetto circa 76 kg di cibo, anche se – a onor del vero – secondo le ultime statistiche i numeri relativi allo spreco alimentare in casa si sono abbassati di circa il 60%.
Per convincersi che nel richiedere la doggy bag non c’è poi nulla di strano o di imbarazzante basterebbe pensare al fatto che in America chiedere gli avanzi gli avanzi è un’abitudine comune, cui non si sottraggono neppure ricconi e vip: da Michelle Obama a Rihanna, oggigiorno la doggy bag spopola.
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