Mentre nel mondo si lotta per eliminare le diversità, la Cina promuove un piano educativo per quella che secondo loro è una crisi in termini di virilità. I programmi scolastici prevedono un’educazione fisica più dura al fine di rendere i ragazzi, secondo loro effeminati, più mascolini.
Cosa prevede il nuovo piano scolastico
Dal maggio scorso, come riporta la BBC, Si Zefu, funzionario della “Conferenza politica consultiva del popolo cinese” ha dichiarato che la cultura pop e le insegnanti avrebbero reso i bambini inferiori, deboli e timidi. In parole povere pare che i modelli maschili cinesi non siano eroi di guerra o atleti forti, ma celebrità che rappresenterebbero altre forme di virilità. La notizia non ha affatto sorpreso dato che in TV da tempo venivano censurati i piercing, come riportato già a gennaio del 2019 dalla corrispondente LilY Kuo su The Guardian.
Ha infatti spiegato che nel corso dell’ultimo anno la virilità è diventata un argomento di dibattito. Sono emerse alcune critiche sulla cultura asiatica e sul fatto che siano stati promossi standard di bellezza effeminati per i maschi. Circa due settimane fa il Ministero dell’Istruzione cinese ha commentato in modo piuttosto deciso: “il piano di prevenzione dalla femminilizzazione nei giovani uomini invita le scuole a rivedere l’educazione fisica e servirsi di educatori di sesso maschile per coltivare la virilità dei maschi”.
Perché si teme la Femminilizzazione?
Le reazioni a questa notizia sono state abbastanza negative. I cinesi che si sono rivolti ai Social sono centinaia di migliaia e tutti hanno espresso la loro rabbia nei confronti del governo bollando questo messaggio come sessista. Le domande. anonime, emerse sono diverse: “Di cosa hanno paura gli uomini? Di essere uguali alle donne?”, oppure “Ci sono 70 milioni di uomini in più rispetto alle donne in questo paese. Nessun paese al mondo ha un rapporto tra i sessi così deformato. Non è abbastanza mascolino?” e ancora “Nessuna di queste proposte è arrivata da donne”.
La questione ha messo in discussione molti stereotipi, la Cina quindi sarebbe contraria alla diversità di genere e alla parità dei sessi e l’essere effeminati rappresenterebbe un pericolo, mentre la virilità sarebbe utile alla nazione cinese e alla sua proliferazione e crescita economica. Il dibattito prosegue, riportando in auge atteggiamenti come il sessismo e l’omotransfobia, che ad oggi non vorremmo più vedere!
Il video della settimana